lunedì, marzo 11, 2024

OCTOBER RAIN

   Il testo della canzone originale, rifiutato da Eurovision  -  traduzione dall’inglese)


      


Chi scrive la storia
è con me
guardami negli occhi e vedrai
che le persone scompaiono ma non dicono addio
Qualcuno ha rubato la luna stasera
Ha portato via la mia luce
E’ tutto in bianco e nero
Chi è l’idiota che ti ha detto
Che i ragazzi non piangono
Ore e ore e fiori
La vita non è un gioco per vigliacchi
Perché viviamo tempi così folli?
Ogni giorno perdo la testa
Aggrappato a questo misterioso cammino
Ballando come un pazzo
Non abbiamo nulla da nascondere
Portami a casa
Lasciati il mondo alle spalle
E ti prometto che non accadrà mai più
Sono ancora bagnato dalla pioggia di ottobre
Pioggia di ottobre
Vivi nella fantasia
In estasi
E’ destino
Noi moriremo, ma l’amore no
Ore e ore e fiori
La vita non è un gioco per vigliacchi
Perché viviamo tempi così folli?
Ogni giorno perdo la testa
Aggrappato a questo misterioso cammino
Ballando come un pazzo
Non abbiamo nulla da nascondere
Portami a casa
Lasciati il mondo alle spalle
E ti prometto che non accadrà mai più
Sono ancora bagnato dalla pioggia di ottobre
Pioggia di ottobre
Pioggia di ottobre
(In ebraico)
Non c’è più aria per respirare
Non c’è spazio, non sono lì giorno dopo giorno
Sono tutti bravi ragazzi, ciascuno di loro

mercoledì, febbraio 28, 2024

Douglas Pretsell lancia in aprile il suo ultimo libro " URNING"

Nell’aprile di quest’anno potremo assistere al lancio online del libro “Urning: Queer Identity in the German Nineteenth Century” del dottor Douglas Pretsell

 E' possibile leggere la ricerca nel libro qui .

Manca ancora la data specifica, ma il lancio avverrà durante le ore diurne europee e statunitensi di un giorno feriale. 

Tutti i partecipanti al lancio riceveranno un buono sconto per il libro.

 Se desiderate ricevere un invito a questo lancio, COMPILATE E INVIATE QUESTO MODULO .


Per favore, passate questo invito ai tuoi amici o colleghi che possano essere interessati.

  dottor Douglas Pretsell

Dipartimento di Archeologia e Storia

Scuola di Scienze Umanistiche e Sociali

Università La Trobe, Bundoora, Australia 3086

E: D.Pretsell@latrobe.edu.au

W: https://www.theurnings.au/
prossimamente:


Libri di Douglas Pretsell  già pubblicati :


Copertina del libro    Copertina del libro

 


Douglas Pretsell- Riconosco i Custodi Tradizionali di Narrm, la terra in cui vivo e lavoro, i popoli Boon Wurrung e Woi Wurrung della Nazione Kulin. Riconosco il loro continuo legame con la terra, le acque e la cultura. Rendo omaggio ai loro Anziani passati, presenti ed emergenti.

Università La Trobe | TEQSA PRV12132 - Università australiana | Fornitore CRICOS 00115M

lunedì, febbraio 19, 2024

LA CACCIA - Il poema di Piero Montana sul delitto di Giarre 1980


Aver divelto la targa commemorativa dei due ragazzi omosessuali, trucidati dalla violenza antigay nell’ottobre del 1980, non può che avere un significato ben preciso: quello di volere perfino eliminarne la memoria, ma questa memoria è ormai incancellabile perché già scritta anche in libri di storia e non soltanto in libri della storia del movimento gay italiano.


Il delitto di Giarre è stato un delitto antigay da imputare alla mentalità omofobica di una città del profondo Sud, quale era allora Giarre ancora impregnata di secolari tabù e pregiudizi. In risposta a questo delitto per primi Enzo Francone, Bruno Di Donato e io esponenti del Fuori, federato al partito radicale, fummo i protagonisti di primo pian di una rivolta che presto coinvolse tutta la Sicilia, dando luogo alla così detta “primavera gay siciliana”, che portò in campo nazionale alla nascita a Palermo nel 1981 di Arcigay.


Il 31 ottobre 2005 il sottoscritto nel pieno impegno del suo lavoro come consulente del Sindaco per la realtà omosessuale della città di Bagheria, ancora volle ricordarsi di quel delitto, pubblicando il poemetto “Giarre 1980 La Caccia”


Oggi in risposta ai facinorosi che si sono preposti di cancellare la memoria dei due ragazzi di Giarre, con il distruggerne la targa commemorativa di piazzetta Verdone, ripropongo all’attenzione il mio poemetto scritto per quei due “arrusi” che osarono sfidare la società del loro tempo con la visibilità, con l’epifania, nel senso sacro del termine, della loro omosessualità.

Piero Montana


La caccia- Giarre 1980  

Il poema di Piero Montana sul delitto di Giarre

”Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” – Blaise Pascal –


Sono passati tanti anni
Rimane solo un ricordo
Della tragedia tinta
Di giallo.
A volte di notte
Quando sono solo
Di soprassalto
In lontananza
Riascolto nel buio
Gli spari
Lo scoppio del cane
Schiacciato sul tamburo
Di un fucile
Di una lupara

Nello schermo della memoria
Appare l’immagine
Di uno
Due giovani corpi abbattuti
Che cadono
Per terra rivoli di sangue
Che scorrono
Sull’erba verde dei campi
Ah gli anni beati
Della primavera siciliana
Della mia gioventù ribelle
Che coraggiosa
All’erta
Accorreva

Al soccorso
Di un disperato grido
Di richiamo
Giorgio e Tony
Erano giovani amanti
Di bellezza invidiabile
Mano nella mano
I corpi stretti
Abbracciati
Li trovarono ammazzati
Ad Ognissanti
Nella campagna di Giarre
Il fatto di sangue
– Ricordo-

Accadde nell’ottobre piovoso
Dell’anno 1980
Il loro amore ”diverso”
Senza futuro
Senza speranza
In quel tempo
Era vergogna a mostrarsi
Per questo
Sul loro destino
Crudele
S’abbatté il castigo
Poi la condanna
Senza pietà
Implacabile

Lontano dall’abitato
Nel loro nido d’amore
Nel loro rifugio segreto
Selvatico
In putrefazione
Li trovarono…
Cadaveri
Ai margini
Fuori
Nell’aperta campagna
Giacché in città
La gente non tollerava lo scandalo
Non li lasciava vivere in pace

Finché qualcuno nell’ombra
Non imbracciò il fucile
Per farla finita
Per ammazzare
Quei due spudorati.
Il pianto che sgorga dal cuore
Come fiume di lacrime
Non placa la pena
Che gonfia il petto
Fino a star male
Di chi
Da quella morte ferito
Rimase segnato
Nell’anima

Col tempo
Il dolore
Non più attanaglia la carne
Si cicatrizza la piaga
Ma di quei due fiori
Falciati nello splendore dell’erba
Sul ciglio di un campo
Rimane il rimpianto
Di due giovani vite
Dalla morale comune
Spezzate.
Nel mondo
Ovunque
Sarà bandito l’amore

Lì ci sarà
Una città dei cani
Che di giorno
Di notte
Sotto una luce
Di una luna piena o calante
Rabbiosa abbaierà
Alle anime in pena
Di due innamorati
Dai tabù
Condannati
A vagare impauriti
A rintanarsi nell’ombra
Come fantasmi

Da qui
Sortiranno gli spettri
Di un dolore straziante
Che nel triste ricordo
Sempre verranno
A visitarci
A mostrarci
A cuore aperto
Il petto squarciato
Le ferite sanguinanti
Di quel che fu per loro il sogno
Di un amore pieno
Appagato
Nell’attimo fuggente

Di una felicità intensa
Furtiva
Fugace
Di quel che fu per loro il sogno
Di una breve vita d’incanto
Come fragile vetro
Andato presto
In frantumi
In una tela di ragno
Il sogno all’alba svanito
Nel pantano
Di un grigio
Piovoso
Luttuoso mattino

Il sogno di due giovani
Bellissimi amanti
Riflesso
Nello specchio dorato
Di una folle
Febbrile
Gioventù spensierata
In mille cocci
Distrutto
Per odio rabbioso
Da intolleranza
Spietata
Da anonime
Assassine pallottole

Sibilanti nell’aria
Sparate
Da dietro un muro
Il buio di una siepe
Complice
Di una mano armata
Di una violenza
Cieca
Dalla norma accettata
Condivisa dal branco
Istigato alla caccia
Al delitto
Senza castigo
Senza colpevoli

Senza condanne
Restando il caso
Dell’omicidio dei due innamorati
Senza soluzione
Per sempre archiviato
Se la legge del cuore
E diversa dal costume
Dalla morale degli uomini
Giorgio e Tony
Con la loro tragica
Storia d’amore
Dopo un quarto di secolo
Resteranno ancora
Come cari defunti

Nella nostra memoria
A ricordarci a lungo
Il tempo dell’odio assassino
Della caccia spietata
In un Sud retrogrado
Agli omosessuali
Vilipesi
Linciati
Feriti
Inseguiti per strada
In sentieri tortuosi
Nell’aperta campagna
Ammazzati
E lì abbandonati

Alle ortiche
All’oltraggio
Per la loro manifesta
“Diversa”
Scandalosa condotta
Semplicemente dettata
Dai comandamenti
Dalle pulsioni del sangue
Di un desiderio bruciante
Esploso
Senza ritegno
Senza pudore
Alla luce del sole
In una naturale

Umana
Travolgente
Passione-
Se ogni uomo
È una stella
Per il potere
La forza magnetica
Della loro attrazione
Gli astri
Di Giorgio e Tony
Lassù
Da qualche parte
Nel firmamento
Dell’infinito universo

Nella costellazione degli amanti
Di passione
Folli
Perduti
Per noi
(Che nelle tenebre
Rattristati
In preghiera
In lutto
Versammo lacrime
Amare
Sul loro destino
Crudele
Senza futuro)

Luminosi
In eterno
Splenderanno
Nel più alto
Dei cieli.




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