par. 3
Si sale nella notte buia tra inquietanti paesaggi..
.... Non ho mai preteso né di saper nuotare né tantomeno di volare! E neanche mi piacerebbe: l'acqua mi arrugginisce e per aria mica ci posso andare senza ali !!!
Sono un po' seccata dei loro lazzi e sbuffo.
LUI se ne accorge subito: - " Ma che ha 'sta macchina? Mica avrà qualche problema proprio adesso, eh? "
LEI di rimando sghignazza allegramente:- " Sarà un po' stufa di salire per questa strada ripida: forse quando ci siamo fermati a mangiare non aveva capito che non eravamo ancora arrivati a destinazione! - e aggiunge serissima - Io non ho sentito niente di strano, mi sa che te lo sei immaginato tu! "
- " Sarà, ci mancherebbe altro che ci piantasse qui per strada di notte. Ormai per chilometri è tutto chiuso e serrato."
- " Oh finiscila ! E' nuova e benzina ne ha più che a sufficienza- osserva LEI per tranquillizzarlo - E' andata benissimo fino adesso, e non è mica successo niente di strano. Smettila di agitarti, che diamine!"
- " Ma non mi agito mica! E' solo che ho sentito un rumore insolito, una specie di sbuffo e non capisco cos'è stato! Abbiamo ancora un sacco di chilometri da fare e se ci capita qualcosa e rimaniamo bloccati al freddo? Sai che divertimento!"
- " E dai! Al massimo dormiamo in macchina. Sarà un po' scomodo, ma mica la morte! E poi secondo me 'sto rumore te lo sei proprio sognato tu: io non ho sentito e non sento niente che non sia normale. - cambia discorso - Guarda che gola incredibile! Bella, le rocce sono tutte colorate, si vede anche col buio, ma non riesco a vedere il fiume là sotto! E' proprio profonda questa valle, eh?"
- " Profonda davvero, però il fiume eccolo lì, ora ricompare. Lo vedi come luccica? La luna sta venendo fuori da dietro le montagne e quando cambiamo valle finalmente sarà alta nel cielo in tutto il suo splendore !"
Io continuo intanto a pistare per bene ronfando e senza protestare.
Ma cavolo, come dicono loro, come si permettono di prendermi in giro?
Sto facendo del mio meglio, ma mica è carino che appena mi permetto di fare uno sbuffino già mi considerano un rottame !!!
Pian piano camminando di lena mi calmo e mi rendo conto che io non sono per niente stanca, ma LORO sì. Non sono macchine, sono solo bipedi, e anche se si sono fermati un paio di volte o tre, sono scesi, si sono rifocillati, cioè hanno fatto rifornimento di quei loro cibi orrendi, e si sono sgranchiti le gambe un po', per LORO è difficile star fermi quasi immobili per ore e ore. Diventano nervosi, quando non possono muoversi, l'ho già notato, e tendono pure ad azzuffarsi tra loro o a prendersela con chi c'è intorno.
Mentre saliamo i monti salgono con noi, anzi di più, è notte ormai da un pezzetto e pure i paesini sono bui, al massimo un lumicino o due distanti, e sono sempre di meno. Sento un'atmosfera strana, cupa, che evidentemente rende ansiosi anche loro.
- " Sai - fa LEI come in risposta alle mie riflessioni - sembra sempre più di trovarsi in un paesaggio da vampiri ! - ridacchia - Tutti quei castelli mezzo in rovina, deserti, con le finestre vuote che ti guardano come se ti tenessero d'occhio. E' inquietante."
- " Come al solito hai una fantasia troppo sbrigliata ! - la prende in giro LUI - A me non mi è mai venuto in mente niente del genere. Sarà che i film dell'orrore non mi piacciono e invece i pipistrelli sì ! - sorride - Certo ce ne saranno a bizzeffe dentro tutte quelle muraglie diroccate e cadenti!
- " E dai, lo so anch'io che i vampiri non ci sono di certo - ribatte LEI un po' seccata - Ma l'atmosfera gotica c'è sì, eccome! E poi non puoi negare che certamente questi posti hanno visto tanti di quei conflitti, sangue e morte a volontà, violenze d'ogni genere, da rimanerne segnati, in qualche modo. Hai voglia a boschi e natura selvaggia, qui solo per parlare di fatti recenti ci son passate con tutto il loro orrore e la loro violenza le ultime due guerre mondiali e non mi sembra affatto strano che si percepisca ancora nell'atmosfera intorno. Un sacco di gente deve averci vissuto esperienze orribili, tremende, si sente proprio. . Scusami, ma anche se sarà la seconda o la terza volta che passo da queste parti lo sento, non posso farci nulla se non riesco proprio a non sentirlo!"
LUI tace, sogghigna sotto i baffi continuando a seguire attento la strada, quando a un tratto sulla montagna ci appare davanti una specie di castello fortificato enorme, praticamente copre tutta la cima della montagna, tutto grigio scuro nel chiarore della luna, e sotto ce n'è un altro sempre grigio, ancora più gigantesco e minaccioso, le finestre tutte uguali, buie e profonde nelle mura così enormi che anche così da distante appaiono incombenti. E queste due mostruosità riempiono completamente con la loro mole lo spazio della valle tra le montagne.
Oh caspita, LEI ha proprio ragione, davvero è uno spettacolo impressionante e inquietante, anche per me.
Sotto questo gigantesco ammasso di muraglie la valle si è ridotta a una gola strettissima e profonda, col fiume così in fondo che quasi non si vede.
- " Oh che bello ! - fa LUI tutto contento - Eccoci a Fortezza! Vedi? Ora abbiamo ancora da fare solo una sessantina di chilometri e siamo arrivati !!!"
- " Evviva - risponde LEI pensierosa - Ma lo sai che la Fortezza è davvero terrificante? E ogni volta che la vedo mi dà la stessa sensazione. E' un'opera davvero magnifica di ingegneria militare relativamente moderna, costruita senza risparmio di pietra granitica per resistere a qualunque cannonata; chissà quanta gente, quanti soldati era in grado di ospitare, dalle dimensioni si direbbe un paio di eserciti!"
- " Quanto alla resistenza delle strutture è stata decisamente ben collaudata: - risponde LUI - infatti come vedi è passata quasi indenne attraverso due guerre mondiali tremende! "
- "Ma la Fortezza in realtà sono due, perché?"
- " E' che in realtà non sono due, sono due parti di un'unica enorme fortificazione, che è stata costruita per poter chiudere e controllare tutto il traffico di ogni genere tra le valli di Pusteria e Brennero, compreso quello ferroviario. Ed è ancora così, i treni passano ancora all'interno della Fortezza e vi si incrociano, quelli che vanno al Brennero e in Germania e quelli che vanno in Austria, a Vienna e fino in Ungheria e che ne tornano in Italia. E ci si passa proprio dentro, anche ora: per andare a Villabassa anche il treno da Roma passa lì dentro, anzi in genere ci si ferma e si cambia, treno o carrozza. Sono pochissimi i treni diretti e comunque da lì han da passare! Ora non lo vedi, ma c'è un paesino attorno alla stazione, e ci passava dentro pure la statale del Brennero e quella della Pusteria. Ora la strada per la Pusteria passa sotto la Fortezza, ma i treni ancora coi binari ci passano proprio dentro."
LEI osserva dubbiosa le mura possenti dello stesso colore delle rocce che affiorano qua e là quasi a mimetizzarsi, nella luce fredda della luna che illumina finalmente il paesaggio di sfumature di blu-nero e fa scintillare il fiume profondo come mercurio liquido. E' affascinata e impressionata, lo sento. Guarda avidamente ma tace mentre passiamo sotto le enormi muraglie: la strada sembra un viottolo oscuro, illuminato debolmente dai miei fari. La gola è sotto di noi e dobbiamo traversarla. E' così profonda che sembra un canyon e il fiume sotto pare quasi un ruscelletto lontano finché non usciamo da quelle enormi masse di rocce e piante e cominciamo a procedere con prudenza su un piccolo ponte. Sembra così fragile e insicuro, come fatto di stuzzicadenti. Io cerco di non spaventarmi, guardo avanti e tiro diritto. Per un attimo una nube oscura la luna e non vedo più la fine del ponticello, ma ormai siamo passati sani e salvi.
LEI è rimasta zitta zitta per tutto il tempo, e ormai so che è il suo modo per manifestare disagio e inquietudine; LUI invece si sta divertendo un mondo, e non perde l'occasione per stuzzicarla:
- " Che spettacolo incredibile, vero ? - poi affettuosamente ironico - davvero romantico, per accoglierci con tutti gli onori che ci meritiamo!" .....
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