domenica, marzo 13, 2022

CAROLINA auto-biografia CAP. 12 In cui scopro la grande pianura e il caldo estivo, gli amori passati e l'infanzia dei bipedi, perché non nascono già grandi come le auto. Ma sento anche parlare per la prima volta di aeroplani, che sono una specie di auto per volare.

 Par. 1




***

 Certo che con la pancia piena si corre meglio, decisamente, anche se il caldo lo sento anche io, e poi l'autostrada è tutta piatta, diritta senza curve, senza ostacoli, e intorno è pure tutto piatto che dove finisce comincia solo il cielo. Un po' com'è il mare, solo che ci cammino benissimo, anzi ci divoro chilometri e riesco pure a guardarmi un po' attorno.     Non ho mai visto un posto così piatto e così grande, càspita, piatto come un enorme pavimento sterminato di autostrada monotona ! Solo il colore è differente da quello dell'autostrada. 

 Colore si fa per dire, perché è tutto verde, infinite variazioni tra verde e giallo marroncino, mentre il cielo è azzurro, ma pallido pallido, quasi bianco: ovunque una distesa di sterminati campi piatti, divisi da strade piatte e diritte, da canali piatti e diritti pure loro, foderati di piante verdi che hanno l'aria morbida, ma son sicura che sono dure come tutte le piante. 

 Qui è' il trionfo assoluto dell'orizzontalità.     Se non fosse per esili file di alberi, diritte naturalmente, che compaiono qua e là a dividere le diverse sfumature di verde fino al giallo, e qualche gruppo di costruzioni color terra bruciata, potrei pensare di rimanere ferma sempre nello stesso posto anche se so che sto correndo.     L' aria è immobile, umidiccia e calda, il sole è giallo e caldo, anzi bollente dietro di me, il cielo azzurrino pallido che sfuma in alto in bianco, sotto campi e campi  a perdita d'occhio: insomma, questa è la Padania. Piatta, e sembra interminabile...    Dove diavolo sono le montagne?     Quelle cose che ho visto sembrava che gli somigliassero, ma sono scomparse,  oltre l'orizzonte dietro di me.    Beh, almeno qui non si sale e non si scende: sì, sembra proprio di stare sul mare, solo che l'acqua non c'è, sta solo nei canali e invece c'è terra con sopra tanta roba verde di tanti verdi tutto intorno. Sono sorpresa e anche LEI si guarda intorno incuriosita:    - “ Acciderba!   Certo che ogni volta che ci siamo mi sembra proprio di essere in un mondo a due dimensioni ! - esclama – Impressionante. Non vedere neanche una collina, all'orizzonte: tutto alla stessa altezza, è terribile ! Sarà perché sono abituata a tutti i su e giù di Roma, ma credo proprio che se vivessi qui impazzirei...”

- “ Eh sì – conferma LUI – capisci perché voglio ogni volta traversarla alla svelta e senza fermarmi ? E poi pensa che se ora ci fa un caldo bestia, d'inverno ci si muore di freddo, e di nebbia e umidità, anche.      E' vero che ci stanno città bellissime, ricche e piene di cultura, che funzionano bene e con tutti i confort civili che da noi ce li sogniamo, la gente è simpatica e socievole e adora il sesso!     Far l'amore in questa parte d'Italia è il passatempo preferito e ci si diverte un mondo.    E poi si mangia superbamente e si beve ancora meglio.    Però non ci vivrei neanche per un mese. Mi verrebbe l'orticaria, mi ammalerei di sicuro...”

- " Oh beh, non esagerare adesso eh? - ride LEI -  Gente di queste parti ne ho conosciuta anche io, che credi? Hai ragione, hanno un vero culto per il sesso, ma non è mica male, no? Anzi direi che è moolto piacevole ! E chissà che questo fatto non sia una sorta di antidoto al posto e al clima che sono così poco piacevoli !”

- “ E' Una teoria interessante.. forse non è lontana dal vero! - ridacchia - Però, ti ricordi di quando siamo andati a Bologna a trovare quella mia amica un po' strana che viveva lì? “

“ Oh sì, certo che mi ricordo! Era simpatica, molto carina anche se un po' molto sulle sue.    Come no, era l'inverno scorso. C'era davvero un freddo bestiale lì, hai ragione, mi ricordo benissimo.  Dev'essere per questo che ho visto in giro tanti negozi di belle pellicce, e tante signore che se le portano addosso!   Almeno stanno al caldo! - Ride LEI -    Viverci dev'essere terribile, non credo che mi piacerebbe... Menomale che siamo andati e tornati via subito."

- “ Ah lì portare la pelliccia non è un lusso ma una necessità. Sai, mia madre ci ha abitato da ragazza con i suoi per qualche anno. Suo padre per un periodo ha lavorato a Bologna: e lei ancora se lo ricorda bene, dice sempre che d'inverno era tremendo, più freddo che a Brescia che pure è più a nord, dove sono andati a stare dopo !”

LEI esclama allegramente:- “ Dev'essere allora che le è venuta la mania delle pellicce !”

-  “ Ma sicuro ! Ha cominciato a collezionarle e non ha più smesso!  E continua ancora; anche se a Roma adesso non ha più molte occasioni e tanto meno necessità di mettersele, lei se le indossa sempre, non l'hai vista ? “

- “ Ahh sì! Ho visto com'è orgogliosa delle sue pellicce e quanto ci tiene a esibirle... - ride – Ti ricordi al nostro matrimonio ? Erano proprio divertenti, lei e mia sorella, tutte impellicciate, tutt'e due a giocare alle signore chic!!

- “ Su quello almeno sembravano capirsi benissimo !!!”

- " Oh, non ne sono tanto sicura, sai.  Ho l'impressione che siano proprio diverse. Non prender troppo in giro tua madre su questo, capito?  Lei è sempre tanto carina con me, passato il primo choc della rivelazione della nostra relazione. Una volta mi ha perfino tenuto una lezione dandomi tutte le istruzioni per come conservarle bene, le pellicce, anzi mi ha detto che dovevo imparare bene a curarle, perché me le avrebbe lasciate!  - continua a ridere LEI - Non sapevo come dirle che per me non sono così importanti, anzi, a parte l'estetica non me ne frega assolutamente nulla.    Ma non potevo certo dirglielo così, ci sarebbe rimasta male perché per lei era sicuramente una grande dimostrazione di affetto.    Oh, ero imbarazzatissima e ho cercato di sviare il discorso per non offenderla, è stata così carina!       Ma che ne è successo di quella tua amica, quella che mi hai fatto conoscere l'inverno scorso ? Ti ha più chiamato ? “

- “ No, è sparita di nuovo nel nulla, ma lei sparisce spesso...”

-  “Beh, a me è sembrata una tipa proprio strana, come assente, poco reattiva insomma.     Freddina assai, con me, ma forse non si aspettava di vedermi assieme a te ?”

- “ Ma no, te l'ho detto, lei è proprio così come l'hai vista tu.  E' una sempre angosciata. Non è mai contenta di nulla.  E poi aveva appena cambiato casa, anzi pure città, proprio per sfuggire ai suoi drammi esistenziali.  D'altro canto non ha mai avuto problemi di soldi, ne ha più che a sufficienza, è ricca di famiglia, ma ha sempre avuto dei pessimi rapporti con i suoi. Sparisce ogni tanto, e poi ricompare, lo fa da che la conosco. E anche con gli amici si fa viva solo se e quando le serve qualcosa, in genere una spalla su cui piangere !”

- “ Beh, se mi hai trascinato fino a Bologna con quel freddo atroce per farmela conoscere mi sa che il pianto le è andato di traverso!”

- “ Veramente in quel caso ero io che volevo sapere se stava bene! Lei anzi non credo che sia stata particolarmente felice di vederci, specialmente te ! - ride –  Chissà che si era messa in testa su di me.    Me ne sono reso conto solo vedendola e vedendo le sue reazioni.  Insomma, per me era solo un'amica, e una persona particolarmente incapace di vivere decentemente, che avrei voluto aiutare a vivere un po' meglio, tutto qui.   E pensavo che avreste potuto diventare amiche, tu ci sai fare, sei più brava di me nell'aiutare le persone in difficoltà e speravo che avresti potuto far qualcosa per farla uscire dalla sua angoscia perenne !”

- “ Mi avresti potuto anche avvisare però, cosa che allora non hai fatto proprio, e comunque non poteva funzionare così!    Però non mi è sembrata proprio particolarmente interessata a fare amicizia con me! - esclama LEI perplessa –  Forse ero troppo surgelata per essere simpatica e dopotutto le siamo piombati in casa così, senza preavviso!   Ricordo che mi è sembrata un po' seccata: forse avresti dovuto avvisarla, non credi ?    Non sta mica bene di capitare così in casa di qualcuno che manco si conosce, per me anche è stato imbarazzante.”

- “ Oh be' – si difende LUI – ma certo, magari forse avrei dovuto avvisarla, ma me l'aveva detto lei di andare quando volevo! Mi aveva pure chiamato, pareva che avesse qualche problema, che mi chiedesse una mano insomma ! “

- “ Ah sì ? Problemi ne ha di certo, a bizzeffe, si vede a occhio nudo!   In ogni caso non sta bene comunque piombare tra capo e collo alla gente, specie a quelli che consideri amici, come fai te, soprattutto se uno sta male e tende a rinchiudersi!    Va bene che se ti conosce lo dovrebbe sapere che lo fai d'abitudine, ma anche in questo caso mica tutti lo gradiscono sempre, sai ? - sorridendo –  'Sta tua particolarità non piace molto neanche a me! Mi hai messo proprio a disagio !”

- “ Ma dai, non ci ho neanche pensato di doverle telefonare prima di andare a casa sua!  Volevo farti vedere com'era Bologna, visto che non la conoscevi.   Poi già che eravamo lì mi è sembrato logico e simpatico passare a trovarla.      Lo sai che abbiamo un grande amico in comune, pensavo che avesse piacere di averne notizie fresche, tutto qui !  - si difende LUI ridacchiando -  Però hai ragione, da che la conosco sembra sempre che stia per capitarle addosso chissà che o le sia appena capitato!     Speravo che stando lì a Bologna, altro ambiente, più allegro, altra gente, nuovi amici, potesse migliorare un po'.   Invece non mi è sembrato proprio, lei non è migliorata affatto, anzi! “

- “ E' davvero un peccato, però. – riflette LEI – Una così bella ragazza, ma ha un'aria proprio come dici tu, sembra proprio sempre triste e scontenta di tutto, insomma, di una che se ne sta lì, senza vita. Non parla poi, chiusa come un'ostrica. E poi mi sono sentita come di troppo, capisci? Mica che ha una cotta per te?“

-” Oh no, non credo, ha una cotta per qualcun altro che conosco, semmai ! Però lui non è assolutamente interessato; è per questo che se n'è andata a stare lì. Io le ho fatto solo un po' da confidente part-time. Ma sono di quelle situazioni assurde e senza uscita nelle quali uno sta male e l'altro se ne frega altamente.   Lei mi fa pena, però anche un po' rabbia, che senso ha intestardirsi a volere qualcuno che non ti vuole, anzi ti tratta malissimo?”

-“ Lo trovo assurdo anche io, d'altro canto se ci si casca dentro in situazioni così, l'unica è soffrirsele fino in fondo.

 Poi o passa e si impara che non vale la pena di soffrire, o si crepa.  Mi sa che a lei piace, stare male, e in realtà qualunque tipo di aiuto che possa in qualche modo distoglierla dalla sua sofferenza lo vede come un fastidio. Peccato per lei. “ 

- “ Peccato sì, ma secondo me non è particolarmente intelligente, è solo carina e molto capricciosa. Insomma è una che si fissa: come si è fissata che voleva fare l'attrice, e non è capace, si è presa una scuffia solenne per un uomo che non è assolutamente adatto a lei e che non ne vuole sapere perché le donne non gli interessano altro che per teatro. Però mi fa un po' pena comunque.”

 Intanto, mentre LORO chiacchierano e discutono di questa tizia ignota per me, la pianura piatta è sempre lì, sembra proprio di essere sempre nello stesso posto e non esserci spostati da quando è cominciata; ma a un certo punto rallentiamo e LUI esclama:   - “ Ehi attenzione!! Guarda un po' 'li? Stiamo per attraversare il Po! “ 

     


   (continua il  15 marzo 2022)

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