venerdì, febbraio 11, 2022

CAROLINA auto-biografia Cap. 7 Di come i bipedi passano il loro tempo libero in scorribande notturne, incontri e danze e di come i loro giochi preferiti possano improvvisamente trasformarsi in pericolose avventure.

Par. 1  

I passatempi innocenti dei bipedi.


***   Occasioni di osservazione e ascolto, propedeutiche al mio studio dei bipedi umani in generale e in particolare di LORO, non mi mancano certo. Stiamo così spesso in giro insieme, di giorno, di notte e dovunque ! 

 Per esempio le sere che invece di andare a ballare ce ne andiamo assieme gironzolando qua e là per la città. LORO da soli dentro di me, di notte; ci divertiamo ad andare a zonzo, come dice LEI, per le strade e stradine di questa immensa città che non sembra mai dormire del tutto, per i viali dei parchi rischiarati a tratti da rari lampioni schermati dalle chiome buie degli alberi, fermandoci negli slarghi tra l'erba circondati di morbidi cespugli in fiore, popolati di umani che come LORO in auto gironzolano pigramente e sostano qua e là o passeggiano lenti sui loro lunghi e buffi piedi.

 Ci si ferma e ci si mette a chiacchierare con gente sconosciuta, ma spesso ci si incontra con altri che che si conoscono benissimo, come a casa o a ballare.    

 Scherzano, e giocano tra loro e quando qualche amico mi riconosce da lontano si avvicina per salutarci; si rimane lì per ore mentre loro si scambiano battute e commenti su chi c'è, chi non c'è, sugli intrighi amorosi in corso – saranno le famose relazioni ? - dell'uno o dell'altro, anche di quelli che non sono lì, anzi più spesso e più allegramente di quest'ultimi.

 LORO talvolta scendono e gironzolano assieme agli altri, passando da un gruppetto che si forma e poi si scioglie all'altro, ma spesso rimangono seduti comodamente dentro di me che sto ferma con le porte spalancate e la capote aperta, come se fossi una piccolissima casa mobile all'interno di una casa più grande, fatta di prati e cespugli, di stradine tra gli alberi, dove ci si sposta e ci si ferma a seconda dell'umore. E' molto divertente e mi offre un ottimo campo di osservazione, anche, per i miei studi sui bipedi umani. 

 Spesso ci si ritrova con degli amici per un po', poi assieme ci si sposta a parlare con altri che sono arrivati lì e magari non si conoscono neppure, mai visti prima. 

 Ed è sorprendente il fatto che tutti, compresi quelli che non si erano mai visti,  sembra che si conoscano intimamente da sempre e si diano dati appuntamento proprio in quel luogo per festeggiare tutti assieme qualcosa che non so.

 Forse festeggiano il fatto di sentirsi amici, di potersi scambiare idee e informazioni ed  emozioni tra loro, liberamente, di salutarsi e toccarsi e parlare di tutto quello che gli capita di piacevole e anche di spiacevole, di ritrovarsi finalmente tutti assieme fuori da tutto quello che durante il giorno impone loro di fingere faticosamente comportamenti ingessati e convenzionali per poter procurarsi da vivere altrettanto faticosamente...

 Insomma, dev'essere il loro modo da bipedi umani di giocare, un po' come i gatti sotto casa giocano ad azzuffarsi, a rincorrersi, a coccolarsi, secondo l'estro del momento, la scambievole simpatia, il luogo dove si trovano, che li fa sentire liberi, nel buio della notte, tra simili... 



 Talvolta qualcuno porta con sé pure una scatola che produce suoni molto suggestivi, quello che chiamano musica, e allora molti si avvicinano, si riuniscono in gruppo lì attorno e tra le chiacchiere qualcuno fa dei buffi movimenti con braccia e piedi seguendo i suoni allegramente.

 Al rimo della musica che esce dalla scatola si muovono e cantano da soli e assieme, fanno gesti e salti e piroette in sincronia, si allontanano, poi si avvicinano, talvolta si abbracciano, girano attorno l'uno all'altro, alternando i movimenti delle loro lunghe gambe e quelli delle braccia. 

 E' in questo modo che ho potuto scoprire  finalmente che cosa è per loro ballare.   


 E' davvero molto bello da vedere e anche da ascoltare, e deve essere anche incredibilmente piacevole farlo. Capisco perché a molti di loro, a LEI per esempio, piaccia così tanto!

 Io non so farlo, riesco solo talvolta a cantare, ma quando lo faccio mi sento felice, perciò penso proprio che deve essere una sensazione meravigliosa potersi muovere assieme ai suoni con gesti e movimenti così graziosi, così armonicamente coordinati come fanno loro.

 Le risate, gli schiamazzi allegri, la musica, si mescolano nel buio  tra alberi e siepi e prati con le conversazioni, e i rumori delle auto che arrivano e passano in giro animando a tratti il silenzio notturno, tra lampi improvvisi di luce proiettati dai nostri fari in cui appaiono e scompaiono le forme vivaci di questi strani esseri che si spostano qua e là sulle loro lunghe gambe fasciate di stoffa, agitano le loro braccia nell'aria ad attirarsi l'un l'altro fino a toccarsi,  a fondersi fino ad apparire per pochi attimi non più bipedi ma stranissimi quadrupedi...

Ma in questa grande città dove la notte si può entrare ovunque, molto più facilmente che di giorno, a causa del traffico e della gente in giro, ci sono anche altri luoghi dove LORO amano incontrarsi a giocare con gli amici: sono posti speciali proprio nel cuore della città, un po' come i parchi e i giardini, solo che oltre alberi e piante e prati ci sono  enormi costruzioni nelle quali nessuno abita più da secoli e secoli, cose a cui però tengono moltissimo e ci sono affezionati in modo incredibile  anche se a vederli non sembrerebbe tanto, perché i muri rovinati, le pietre ammonticchiate in giro e le erbacce e i rifiuti sparsi generalmente dimostrano la poca cura che gli umani ne hanno.

 Però sono spesso meta di visite notturne, uno di questi edifici in particolare che anche se rovinato è davvero gigantesco. E' molto divertente camminarci dentro assieme, dentro e fuori dalle enormi aperture buie spalancate come fauci nei muri colossali fatti di massi più grandi di me: LEI si sporge dal tettuccio spalancato nel buio sciabolato dai miei occhi luminosi, LUI mi guida audacemente tra i grossi blocchi di vecchie pietre che ingombrano in parte i passaggi.

 Lo so benissimo che quelle distruggerebbero il mio bel musino e anche il resto, anche se solo li sfiorassi, e pure LUI e LEI lo sanno. 

 Ma è un gioco così stimolante affrontare il rischio di distruggerci e riuscire ad evitarlo d'un soffio ! 

 Oh, com'è divertente !!! Via dentro, poi fuori, e di nuovo dentro, e nel buio appaiono all'improvviso strani esseri che sembrano a tre, quattro gambe, braccia multiple che si muovono in modo impensato, che sotto la mia luce improvvisa riprendono forma di semplici bipedi, ci strillano allegramente qualcosa che non capisco, LORO ristrillano in risposta, ridono, altre auto mi inseguono e giochiamo a rincorrerci tra le mura gigantesche evitando a zig zag i massi sparsi, nascondendoci nel buio delle enormi arcate.

 E una volta stufi di rincorrerci ci si ferma a chiacchierare come al solito con tutti quelli che ne hanno voglia, per ricominciare all'improvviso la gimkana e fare a chi riesce a zigzagare più rapidamente tra gli arconi bui e a spaventare giocosamente più bipedi tra quelli che si celano nell'oscurità...


        ( continua  il 13 febbraio 2022)


Nessun commento:

rdo Sciascia su Pasolini