lunedì, gennaio 24, 2022

CAROLINA auto-biografia -Cap.4 par. 3

  par.3
dove scopro che i bipedi dormono sdraiati e oltre a mangiare e bere fanno anche pipì..


LEI prosegue

- “ Il bello è stato quando sono arrivati i mariti delle sorelle e i nipotini ! A pieno carico, per così dire,  siamo stati ben in dodici un'estate, se mi ricordo bene nel 1962. Per fortuna tutti assieme solo per una decina di giorni. “

- “ Càspita, ma come ci siete riusciti a stare? Dovevate essere  proprio uno sull'altro !!!” 

 -“ Hai ragione, siamo stati proprio uno sull'altro ! C'erano le cuccette, no? Parlando seriamente, è stato un problema difficile ma interessante da risolvere: mettere a dormire dodici persone, tra grandi, piccoli e lattanti in 48 metri quadri di spazio, veranda compresa. - ride sarcastica - Un problema non solo spaziale/matematico, ma anche antropologico. Intanto le sole cuccette non bastavano, erano solo 6 posti letto singoli.                                                                                                                              Allora abbiamo aggiunto le brande militari, solide e di dimensioni ridotte, che quando servono si montano, e si smontano quando non servono o ingombrano. Per farle scomparire del tutto basta metterle in garage! Passata quella buriana, le abbiamo sostituite alle cuccette della stanza grande. Perché papà e io eravamo affezionati a quella cuccetta e lui adorava dormire lì. Ma ormai qui stavamo solo mia madre, io, qualche volta mio padre nei fine settimana perché tutti gli altri si erano costruiti casa un po' più in là!”

 Conclude scherzosamente

- “ Tutto chiaro ? Domande ?“

- “ Va bene, abbiamo capito, ma è mezz'ora che sto aprendo tutti gli armadi e guardando dietro tutte le tende stupende, ma non riesco a trovare il bagno!

E' l'Occhialuto-lungo che in tono di comica disperazione strilla col suo vocione:

- “ Si può sapere dove l'ha nascosto, tuo padre ?”

- “ E' vero, hai ragione! - strilla l'Occhialuto-piccolo – insomma il bagno, come lo chiami, il WC ?   Dov'è???”

 LEI e LUI si guardano e scoppiano a ridere e ridono così tanto che gli amici un po' innervositi cominciano a protestare:

- “ Ehi, ma che c'è da ridere? E' uno scherzo?  Ma che razza di scherzo è ????”

L'Occhialuto-lungo è perplesso e un po' arrabbiato.

- “ Dai, piantatela, mica è una cosa così strana eh!

Occhialuto-piccolo cerca di far vedere di stare allo scherzo, ma sembra sempre più a disagio, chiede in tono acido:

-“Ma che siete qui, una specie a parte? Non mi verrete a dire che chi abita qui non fa mai pipì o altro eh ? ”

 LORO non smettono di ridere, anzi ridono sempre di più mentre l'Occhialuto-lungo tenta invano di non ridere a vedere l'amico che si agita sempre di più e sta cominciando ad arrabbiarsi sul serio. 

 Allora LEI  se lo prende per mano, gli dice decisamente “Andiamo” e se lo trascina appresso , mi passano davanti e si incamminano nel vialetto accanto alla casa-giocattolo mentre LUI chiude la processione ridendo sotto i baffi.    Fatti pochi metri LEI si ferma davanti a un bellissimo enorme cespuglio romanticamente sotto un grande pino,  e mostra con gesto comicamente solenne una porticina nel cespuglio seminascosta dalla cascata di foglie verdi ed esclama allegramente:

- Eccolo qua il WC che cercavate con tanta angoscia ! I signori si accomodino!

 Gli Occhialuti la guardano perplessi, mentre LUI non riesce a trattenersi dal ridere, e LEI continuando:

- “ Avete protestato che non riuscivate a trovarlo, nel Cantuccio.  Volevate il WC ? 

 Apre graziosamente la porticina  e proclama solennemente:

- “ Ebbene, ecco il nostro gioiello! Per la vostra comodità il più piccolo, romantico, funzionale ed ecologico WC esistente al mondo !”



 Gli amici si guardano sempre più sbalorditi, ma LORO continuano esilarati  a ridere di gusto, poi  l'Occhialuto-piccolo con gesto risoluto si tuffa dentro e chiude la porta, mentre gli altri si allontanano a gironzolare discreti per il giardino.

 E LEI :

- "Non ditemi che non è delizioso, no? Tranquillo, appartato, nascosto tra il verde, circondato di fiori, e assolutamente ecologico !”

 Ma Occhialuto-lungo vuole assolutamente saperne il perché, di un WC così:

- “ Come sarebbe, ecologico ? Come diavolo fa ad essere ecologico? Io vedo solo che è travestito da cespuglio!”

-Ma certo, eco-logico! Perché tutto il concime .assolutamente naturale – ride allegramente - che ci si produce viene distribuito alle piante attorno, senza sprechi e senza cattivi odori!” 

 Quando Occhialuto-piccolo esce fuori  lo sento esclamare deliziato:

- “ Ma è davvero stupendo qui! “  e rivolto all'amico “ Devi assolutamente provarlo!”

 E mentre il suo amico si infila ubbidiente nella porticina continua entusiasta:

-“ Non ho mai provato una sensazione simile, stare in mezzo al verde come se fossi in un cespuglio, ascoltare perfino le vostre chiacchiere, ma assolutamente invisibile.     Ed è un vero WC con tutto l'occorrente!” 

Intanto continuano a passeggiare ammirando qua e là, le violette e le rose  lussureggianti e le piante rigogliose.

- “ Ma come diavolo gli è venuto in mente a tuo padre di inventarsi una cosa del genere? Occhialuto-piccolo è davvero incuriosito.

E LEI serafica:

- “ Puoi chiederglielo la prima volta che ti capita a tiro, sono certa che ti darà volentieri tutte le spiegazioni tecniche. Sostiene che è una delle sue creazioni meglio riuscite e ne è molto orgoglioso!

 La casa è pensata come un rifugio protetto per la notte e il cattivo tempo, mentre la giornata è previsto si viva  principalmente all'aperto.   Avete  presente una baita? Ed è minima, perché è fatta  per non invadere troppo spazio verde e viverla in comune, senza spazi privati chiusi. Infatti non vi sono porte a dividere gli ambienti, ma solo tende.  Ora, inserire in un ambiente aperto e comune un luogo chiuso e privato, fonte di cattivi odori, quindi elemento di sgradevole disturbo in uno spazio comune, sono sicura che papà lo considerasse evidentemente non solo assolutamente sconveniente cioè non armonico, ma contrario alla sua estetica del luogo, romanticamente profumato di fiori e piante! - e conclude trionfante – Così meglio collocare il gabinetto all'esterno, opportunamente mascherato nel paesaggio.”

 Poi completa la spiegazione:

- "Inoltre questa collocazione è ottimale, per chi passa gran parte della giornata all'aperto ! “

 Nel frattempo è uscito anche Occhialuto-lungo che esclama ridendo:

- “Pensavo che questa casa fosse strana, finché non ho visto il suo WC! Però continuo a chiedermi come ci si possa  vivere  stabilmente, qui. Quando piove, per esempio, o di notte, se devi andare in bagno come diavolo fai, che non c'è neanche la luce ?”

-“ Bella domanda - fa LEI  scherzosamente - Hai di fronte tre possibilità. Prima, aspetti  che spiova o che faccia giorno; seconda: ti armi di ombrello e galosce e procedi; terza ti armi di  torcia elettrica e procedi pure.     C'è anche una quarta possibilità: quando sei così sfortunato che contemporaneamente piove ed è notte fonda: armato di ombrello, galosce e torcia elettrica procedi fino alla meta, fai quel che devi, e te ne torni a dormire sulla tua branda!”

 A questo punto tutti, ridendo come matti, si scatenano  nelle più pazze congetture sulle diverse possibilità di utilizzo di questo coso che non riesco a vedere e che chiamano WC.  


 Sono proprio gente allegra e si vede che stanno bene assieme. E li vedo  e li sento per tutto il pomeriggio ancora correre e schiamazzare nel giardino sotto i grandi alberi ombrosi. Però io sono sorpresa della loro discussione così ampia su una questione di cui mi sfugge completamente il significato. In effetti è per me la rivelazione di un'altra serie di elementi di diversità totale, tra me e i bipedi umani, di cui non riesco ad afferrare assolutamente l'importanza, né so se mai ci riuscirò.


 Mentre loro giocano tra gli alberi, io mi chiedo cosa siano tutte quelle cose di cui li sento parlare. Perché qualcuna sono riuscita a vederla, ma molte altre no e gran parte delle parole che gli sento dire non so a che cosa corrispondono esattamente. 

 Per esempio che cosa sono i letti, le brande, il lavello, il WC, a cosa mai gli servono a questi strani bipedi con cui ho a che fare (ma forse anche agli altri che non conosco) che vedo sempre solo o dritti sui loro lunghi piedi, in movimento o al massimo seduti dentro di me mentre li porto in giro ?

 Ho già capito, da quel che gli ho visto fare prima, che loro mangiano in modo assai diverso da me e dalle mie simili. 

 Vedere che si infilavano in bocca delle cose rosate semisolide, dopo averle mezze bruciacchiate, o del liquido rosso, o giallo, o trasparente come pioggia, da quei cilindri di vetro, vedere che ingoiano tutta questa roba, come poco fa gli ho visto fare, e sembra che gli piaccia un sacco, mi avrebbe dato il voltastomaco, se avessi uno stomaco.

 Certo la maggior parte delle volte che stanno dove non posso vederli fanno proprio cose impossibili !

 Loro lo chiamano ”mangiare” ma per me è incomprensibile proprio capire come possano riempirsi di energia in quel modo. 

 Io, come tutte le mie simili, mangio solo benzina, buona benzina profumata di benzene e piena di ottani, la bumba insomma. Al massimo ho bisogno di un po' di olio per motore, il mio cuore, e grasso per far scorrere bene i miei ingranaggi. 

 L'acqua, quella cosa liquida e trasparente, che qualche volta mi piove addosso dal cielo, mi serve solo per lavarmi, ma se è troppa non riesco neanche più a muovermi finché non si è asciugata tutta, e rapidamente, perché rischio di arrugginirmi qualcosa e rompermi. E se mi va dentro il motore sono guai seri !

 Ho anche notato già che i bipedi umani mangiano in continuazione, il loro serbatoio dev'essere riempito diverse volte al giorno, forse è troppo piccolo, ma non riesco ancora a comprendere come facciano a perdere tanto tempo per riempirlo, amino particolarmente farlo in compagnia di altri bipedi come loro e ci si divertano così tanto. Per me, quando il mio serbatoio è pieno posso muovermi benissimo finché non è vuoto e allora mi fermo e basta. 

 Che siamo proprio diversi che più diversi non si può lo tocco con mano, come dicono, per la prima volta nella mia vita in quel posto tranquillo tra gli alberi con quella casa così minuscola che non somiglia a nessuna casa che ho mai visto, ma che evidentemente per  LORO, bipedi, lo è ed è pure bellissima e divertente.

 E i letti su cui hanno discusso e scherzato così ? Cosa sono i letti ?  A che gli servono ?

 Spero solo che continuino a parlarne, così potrò conoscere qualcosa di più di come vivono, cosa vivono quando non sono con me. Fortuna che LEI è una chiacchierona e gli altri pure non stanno mai zitti !     Ho intuito che il letto è praticamente indispensabile ai bipedi ed è un attrezzo per dormirci sopra che deve esser collocato al chiuso, dentro la casa, ben protetto dalla luce e dal rumore, altrimenti loro non possono riposare bene. La questione delle brande a quanto pare li appassiona, ora sono tutti dentro gironzolando nel Cantuccio di nuovo e continuano a discuterne !

- “ Accidenti, avevi ragione! Sono proprio vere brandine militari!

- “ Ma dove diavolo ve le siete procurate, in una caserma? ?”

- “ Oh, non so, mio padre riusciva a trovare sempre quello che gli serviva !”

- “ Guarda un po' qua, sono proprio come quelle cose tremende che mi ricordavo io !”

- “ Ma dai, tremende...non esageriamo! Come dicevo, vedi? Smontabili, portatili e praticamente indistruttibili ! Solo legno e tela cerata!”

- “ Niente frivolezze come materasso e annessi eh?

- “ Beh, se proprio vuoi, il materasso ci si può anche mettere su, ma non migliora le cose!”

 Un trapestio, qualche tonfo.

- "Ma è tremendo! Bisogna stare distesi, fermi immobili pure dormendo,se no si sbatte sui legni... Ahi! Accidenti.”

- “ Sono di una scomodità unica, credetemi – è LUI che parla – però in effetti ci si dorme bene. Da soli e fermi. - ride - E' l'unica cosa che ci si può fare sopra quei cosi !!!  Per qualunque altra cosa si faccia in genere in un letto,  secondo me è molto meglio farlo direttamente sul pavimento ! E anche più sicuro. ”

 Risate generali 

-“ Le avete sperimentate, eh? “

 Sento tra le risa delle parole  indistinguibili, rumori qua e là.

- “ E questi a castello, di letti? “

- “ Uh,  secondo me è proprio complicato starci in due, pure qua! Devi solo stare uno sull'altro. Mi sa che è difficile pure abbracciarsi con sta cosa sopra !” 

 LEI sghignazza canterellando allegra:

- “ Prova e vedrai! Ti diverti di sicuro!!!”

 Sento rumori e tonfi vari, strilli e risate scroscianti a ogni strillo.

- Ma qui siete tutti matti !!  Se ci si riesce a dormire dentro è già tanto.”

 Altri tonfi e risate

- “ Ehi ! E' proprio un'esperienza..  Hai visto come ho dovuto fare?  E ho rischiato di rompermi una gamba coi montanti !! Accidenti è dannatamente complicato! E non solo non è facile riuscire a sdraiarcisi,  praticamente ci si deve capitombolare dentro e poi ogni volta che provi a fare un movimento sbatti con qualcosa di rigido e duro ! Ma è una tortura!“

 Altri tonfi e scricchiolii 

- “ E adesso come faccio a venirne fuori ?

- Ma dai rimani lì,  che ci si sta benissimo una volta che ci sei!”“ 

- “ Ahh, come no, una meraviglia! Come in una culla! E chi si muove più ? Anzi mo mi faccio un bel sonnellino!!   Se qualcuno mi vuol tenere compagnia, il piano superiore è libero !!”

-  “ Aspetta che mo' ci provo!  Ma non ci dovrebbe essere una scaletta per salire? Dov'è? “

 Altre risate

- “ Ma quale scaletta !!!  Non c'è e non c'è mai stata!! - è LEI – Devi solo arrampicarti, con quelle tue gambe lunghe ci arrivi benissimo! Fifone! -sghignazza  ironica- Io che sono più piccola di te ci sono sempre salita e scesa benissimo anche quando ero un soldo di cacio! Coraggio che ci sei !

 Altri tonfi e tramestii vari poi un grido allarmato

- “ Aiuto! Ma sei impazzito? Sei troppo grosso per stare sopra !! Senti come scricchiola !”

- “Sta' attento che se ti agiti troppo finisce che le corde si rompono e ti casco addosso !  Poi finiamo tutti e due per terra, eh!”

 Continuo a sentirli tutti ridere a crepapelle, finché vedo schizzar fuori dalla porta Occhialuto-piccolo nella veranda, che non ride più anzi è agitatissimo, seguito da LEI che esilarata tenta di tranquillizzarlo.

- “ Ma guarda che sono solidissime quelle cuccette! Anche se sembrano fragili ci ha dormito gente ben più pesante di voi per anni e senza incidenti di sorta. Quando ero piccola i letti erano tutti così, le brande sono venute solo in occasione del gran pienone che vi ho detto.”

 Ormai ho capito che questi qua dormono sopra degli strani aggeggi fatti apposta, chissà perché fanno così, quando per terra è tanto semplice e comodo.

 Mentre continuo a chiedermi come mai usino cose tanto complicate e poco confortevoli per dormire, mi chiedo  pure come debbano essere i “letti” perché gli vadano bene. Quello che mi incuriosisce di più è soprattutto che cosa mai di divertente ci possano fare oltre a dormire! Un altro mistero da scoprire.     Intanto loro vengono fuori tutti e si siedono sulla veranda, proprio davanti a me. La conversazione prosegue più tranquilla, anche per me che continuo a star con tutte le alette ben aperte e i parafanghi ritti per raccogliere informazioni.

- “ Dev'essere stata una vera sfacchinata eh?  Dodici persone qua dentro !Ma che volevate fare, battere un record?” 

- “ Non riesco a pensare a come diavolo avete fatto a sopravvivere ! Va bene che i bambini erano piccoli, ma doveva essere pure difficile muoversi senza inciampare !”

- “ Eh, come avete ragione! In effetti in certi momenti, specie all'ora di pranzo e cena  sembrava  di essere alla mensa universitaria, avete presente ?”

 E tutti :” Sìììì ! ”

- “ Ecco, come lì era veramente un casino finché tutti o quasi non erano seduti a tavola col piatto davanti e cominciavano a mangiare.  Il difficile era metterli seduti e farceli rimanere fermi per un po' !

 Ride allegramente al ricordo della baraonda.

-“ Si, ma per dormire, come diavolo facevate a entrarci tutti  e soprattutto a farci entrare i letti?”

- “ Beh certo, abbiamo dovuto fare un po' i calcoli: nella stanza piccola alla cuccetta abbiamo aggiunto una branda e c'eravamo papà, sotto, io, sopra e mamma sulla branda.  E tre sistemati, ne rimangono nove, di cui tre piccoli. Nella stanza grande in una cuccetta c'erano di sopra  i due bambini più grandi, cinque e quattro anni, e sotto la loro mamma, mia sorella seconda, con il bimbo più piccolo, accanto il loro padre, mio cognato, in branda; nell'altra cuccetta la madre di mio cognato sotto e mia sorella grande sopra, suo marito, altro cognato, in branda.   Pensate,  così riuscivamo anche ad avere il soggiorno libero per altri ospiti!       Quando arrivò anche la terza sorella ci dormiva lei, in branda naturalmente, ma  - comicamente serissima - ci sarebbe stato spazio anche per ancora per due o tre ospiti, le brande c'erano.”

 Conclude pensierosa:

- “ Menomale che è durato in tutto solo per circa 10 giorni...Non so cosa sarebbe successo se la cosa si fosse prolungata.. eravamo un vero circo, credetemi !”

                                          (continua il 26 gennaio 2022)

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