venerdì, gennaio 07, 2022

CAROLINA auto-biografia cap. 2 - par. 1

Cap 2 

Di come, operata e guarita con tutto in ordine e funzionante, comincio a esplorare il mondo intorno a me e scopro oltre alle strade, le autostrade che portano in altre città.

Par.I°

***

 Pare che finalmente sia possibile riavere tutti i miei pezzi, evviva.

 Non vedo l'ora dopo quella tremenda figuraccia del cambio appena arrivata.

 LUI mi piomba dentro ( ma non potrebbe entrare gentilmente come tutti?) di primo mattino, strappandomi al torpore dopo un notte praticamente insonne passata tra le sviolinate dei gatti a conclusione di una serata di corse qua e là per la città con i loro amici allegri. Poi ci ripenserò, ma per ora voglio solo ricordare la mia guarigione...

 LUI è più effervescente del solito, così ci buttiamo nel traffico mattutino con vigore e decisione. Non mi lascia neanche il tempo di riflettere ma ci provo lo stesso: l'operazione sarà lunga?Mi faranno male ?   Come mi tratteranno? E poi chi e che cosa mi farà? E dopo? Sarò ancora io o chissà cosa sarò ?

 Ho una paura blu, ma LUI non mi permette neanche di pensarci, perché in un fiat siamo arrivati, stiamo dentro il garage con tante macchine e uomini in tuta blu.

 LUI scende, parla con un blu, poi un altro blu mi monta sopra e mi porta su un coso che appena scende mi solleva in aria e altri due blu cominciano a trafficare nelle mie parti basse con cacciaviti eccetera...

 Una vergogna che non ti dico...prova, dico prova,  a immaginare come ci si sente a trovarsi là per aria con le ruote penzoloni e due o tre bipedi che ravanano nelle tue cosette intime e ti tolgono pezzi e se li portano via. E intanto che li rivoltano da tutte le parti borbottano tra loro commenti terribili. 

- “Sì,  è proprio spaccata...per forza.. è  proprio plasticaccia... Mo ci mettiamo questa nuova, è più resistente e poi è quella sua”. 

LUI è durissimo: 

- “Era ora che arrivasse ! Mi avete lasciato ad aspettare col pezzo di fortuna quasi due settimane! Ma che roba!! Mettere in commercio una macchina di nuovo tipo senza produrre i pezzi adatti, neanche di ricambio!!!

Va be' che costa poco, ma i miei soldi non vi si sono mica rotti appena incassati, no?”


 Nel frattempo che i blu trafficano su di me LUI sta lì e li controlla a vista.

 Mi sento un po' più tranquilla a sapere che almeno LUI mi sta vicino e vigila. 

 LEI all'alba come al solito mi è passata accanto a razzo per andare a Scuola e quindi non c'è. 

 Uno dei blu gli dice “ Ci vuole tempo! Il ricambio è in arrivo dal magazzino, è meglio che ce la lasci un paio di giorni e poi se la venga a riprendere !”

 Non l'avesse mai detto ! LUI se lo guarda sarcastico, poi duro duro gli fa:

- “ Mi avete già portato in giro abbastanza, sono 20 giorni 20 che aspetto che arrivi sto pezzo che manco era stato previsto si potesse rompere appena messo in funzione. Sono stato costretto ad andare in giro facendo i salti mortali per non rimanere bloccato per strada ad aspettare il carro attrezzi, e tutto questo per un'auto nuova di fabbrica, che la fabbrica mi ha venduto e consegnato con un pezzo essenziale come la scatola del cambio già rotto, perché inadatto, e non sostituibile subito perché quello giusto ancora non lo avevate prodotto!

 Mi chiamate e mi dite che il pezzo giusto è arrivato e siete pronti a sostituire il pastrocchio di fortuna con cui mi avete mandato in giro per 20 giorni.. 

 E mo me l'aggiustate, e SUBITO ! 

 Se no, visto che è in garanzia, è appena comprata e pagata per intero, se non siete in grado di fare il vostro lavoro e aggiustarla come si deve, VE LA TENETE e a me ne date un'altra che abbia tutti i pezzi interi e funzionanti. E non mi muovo di qui, altro che con la MIA MACCHINA che cammina in sicurezza come previsto dal contratto con cui l'ho acquistata.”

 

 Sono terrorizzata. Totalmente sconvolta dalla preoccupazione e dall'angoscia.

 Vuoi vedere che invece di un intervento di chirurgia meccanica che già mi fa una gran paura LORO, LUI, non mi vogliono più, quelli blu non sanno aggiustarmi e mi tocca la demolizione ??? 

 E dire che stavo così bene con LORO, sono così divertenti e allegri e mi hanno pure dato un nome, e non mi hanno mai trattato veramente come una cosa....

 E neanche posso dire niente, mi tocca stare lì ad aspettare la mia sorte senza difesa, immobile e impotente ! Anche LUI sembra così arrabbiato con me e con tutti, che non mi vuole più.. e LEI non c'è.

 LEI sono sicura che mi difenderebbe, lo sento che mi vuole già bene...

 Posso solo stare lì inerte ad assistere alla disputa e vorrei scappare via lontano da tutti.

 Ma LUI è così deciso con questi qua che infine la spunta: è proprio tosto, non c'è che dire! Gli omini blu capo compreso, domati, cominciano ad affaccendarsi sotto di me dopo avermi issato di nuovo su,  in cima a quello stramaledetto trespolo, con le ruote penzoloni. Svitano, tirano, levano, mettono, riavvitano, insomma stanno lavorando di lena sotto lo sguardo minaccioso di LUI che sta lì e non si perde una mossa e questo mi consola un po' del fastidio che mi danno e soprattutto della paura che ho. 

 Alla fine mi ridiscendono con le ruote a terra e il capo meccanico sale al volante con LUI accanto per un giro di prova. Mi sento convalescente, ma sto davvero bene, le marce funzionano e tutto va meglio, molto meglio di prima, e anche quando l'omino mi maltratta un po' va tutto benissimo.

 E LUI pure è  finalmente soddisfatto, evviva!

 Ora  non sarò rimandata indietro in fabbrica, né smembrata e riciclata!

 Sono ancora viva, ancora più di prima, e si va a casa!

 Anzi no, si va a prendere LEI a Scuola e poi a fare un po' di spesa: stasera bisogna festeggiare, sicuro !


 LEI  come sempre quando esce da Scuola è un po' stranita, ma ascolta tutto il racconto di LUI con grande partecipazione attentissima. E' contenta, lo vedo e quando LUI le racconta della sfuriata che ha fatto lo guarda sorridendo ammirata e gli dice: 

- “Hai fatto proprio bene ! Chissà se no per quanto ancora ci avrebbero portati in giro  e costretti a viaggiare a rischio. 

Ottimo, adesso posso guidarla pure io, ti pare ? Eri sempre preoccupato che mi potesse lasciar per strada, ma ora è tutto ok, che bello!”


 LUI quando sente così però non commenta, non dice né sì né no, comincia invece una noiosissima lezione sull'uso della frizione e del cambio e LEI dopo un po' comincia a cercare di parlar d'altro per farlo smettere. Si annoia, è evidente, e pure io per la verità. Che diamine, la questione scatola del cambio è risolta al meglio, perciò basta di parlarne, ne abbiamo già sentito e detto abbastanza per un pezzo. 

 Intanto la spesa è fatta, i sacchetti del supermercato pieni sono piazzati sul sedile posteriore, le bottiglie sul pavimento dietro, così non possono rompersi se anche cadono e LORO stanno tranquilli, seduti e allegri più che mai.

 Ma ora che la tensione e lo stress sono passati finalmente avverto tutta la stanchezza accumulata e non vedo l'ora di riposarmi un po', vorrei essere già a casa e volo. Quando LORO scendono con tutti i pacchetti rimango lì a meditare sulla mia avventura all'officina, buona e zitta nel mio posticino davanti casa. 


 Me la sono cavata proprio bene, anzi, benissimo, perché sono nuova, pimpante e scattante,  pronta a nuove avventure con questi due umani che a quanto pare sono davvero bravi ragazzi bipedi.  Ho solo bisogno di un riposino in santa pace.   

 E i gatti che mi aspettavano ansiosi e preoccupati mi accolgono come un'eroe e mi fanno festa soffiando allo stupido cagnetto piscione che sta già lì pronto ad annaffiarmi  e spaventandolo a morte lo fanno scappare via strillando peggio del solito. Che cari.  Sono davvero dei buoni amici.

 Ma la giornata non è affatto finita, anzi. Cominciano a poco a poco ad arrivare le auto degli amici. 

 Allora non scherzavano, la festa c'è davvero, sta per cominciare la baldoria !  Mi sento orgogliosa di esserne in qualche modo la causa e l'oggetto.

 Sicuramente verrà anche quella sorellina che viene dall'Inghilterra, con la sua Lei, e quel giovanotto con  la testa di capelli neri e ricci che chiacchiera a raffica, ma solo quando gli pare.

 E poi l'altro, quello con la Spyder, che prende in giro tutti e tutte ed è sempre allegro e frizzante come un fiotto di benzina super, proprio quello che va matto per i giovanotti specialmente in divisa, autentico simpatico birbante anche se la sua rossa è un po' un'auto con la puzza sotto al naso. 

 Chissà chi altro verrà, di amici e amiche loro ne vedo sempre tanti, di nuovi e di vecchi e di tutti i tipi possibili.


 Ecco che arrivano!! 

 Manco a farlo apposta la prima a comparire con elegante parcheggio proprio accanto a me è quella smorfiosa di cabriolet rossa fiammante e scintillante di cromature. Il suo capelluto padrone Spyder salta giù, sempre sportivissimo e più effervescente che mai e prende subito a scrutarmi attentamente, con aria critica.   

  Alla fine della sua ispezione, quando mi ha guardato ed esaminato ben bene da tutte le parti fino a mettermi quasi in imbarazzo, mi dà un'amichevole pacca sul cofano, proprio sul musetto, con aria soddisfatta e si gira a salutare il moro in arrivo a piedi, perché lavora  qui vicino e non usa l'auto o forse non ce l'ha nemmeno, non l'ho mai vista.

 Grande sfoggio di sorrisi e convenevoli, sembra che si trovino proprio in un salotto pure qui in mezzo alla strada. Incredibili, ma divertentissimi. E via a chiacchierare tutti allegri.

 Spyder stasera è più scatenato ancora del solito e nella sua insaziabile curiosità è a caccia di particolari gustosi per spettegolare  un po' sugli amici, perciò sfodera tutto il suo fascino e la sua abilità per estorcere al Moro qualche particolare inedito, soprattutto su di LORO. 

 Bene, così potrò impicciarmi un po' anch'io, magari levarmi qualche curiosità, conoscerli un po' meglio; in genere parlano molto poco di sé quando son con me tanto che perfino quando si azzuffano raramente riesco a capire cos'è che scatena le loro discussioni così accese. 

 Così a prima vista sembrano una normalissima coppia di bipedi, anche se certo sono poco pratica di queste cose per ovvie diversità, insomma appaiono una lei e un lui che si vogliono bene e stanno insieme e come dicono gli umani filano il perfetto amore, proprio come quelli della loro età e tipo che vedo in giro. Anzi, stanno praticamente sempre insieme ovunque come culo e camicia, come sento dire. Ogni tanto si azzuffano ferocemente, però poi non si ammazzano, anzi, quando smettono sembra che non sia successo assolutamente nulla. Non si fanno gran che di coccole, almeno per quel che posso vedere io paragonandoli a quello che succede talvolta nelle auto che ho parcheggiate intorno mentre li aspetto qua o là, però molto spesso si guardano tra loro in un modo che mi fa sentire un po' un'intrusa... Insomma, come una specie di guardona, capisci?

 Però questi due, amici loro, che li conoscono bene e li frequentano in modo diverso da me, col loro tono salottiero, leggero e scherzoso, si stanno scambiando delle informazioni su di LORO che sono per me una vera sorpresa !

 E' vero che Spyder è curioso peggio di GATTO, ma non mi aspettavo che fosse così interessato a LORO da cercare di mungere al Moro informazioni così personali. 

 Proprio al Moro che è sempre chiuso come un'ostrica sugli affari suoi  e anche su quelli degli amici intimi e se ne fa un punto d'onore, per giunta. 

 Sarà proprio questo che stuzzica la curiosità di Spyder ? Probabile.


 Infatti appena lo vede arrivare sfodera il suo affascinante sorriso, e lo accoglie calorosamente con un saluto più che fraterno, poi appoggiandosi languidamente a me comincia chiacchierare delle sue ultime avventure. 

 Parla, parla, della sua nuova casa, delle sue ultime conquiste, di quello che ha combinato venendo qui.

 Questo amabile giovanotto ha una vera predilezione per tutte le uniformi e per quel che c'è dentro e non ne fa alcun mistero, come del fatto che si fa un punto d'onore nel non perdere occasione per farsi fermare dalle pattuglie di PS o carabinieri al solo scopo di farsi nuovi amici ! Anzi con assoluta spigliatezza descrive al Moro con dovizia di particolari i suoi metodi infallibili per farci amicizia e portarseli a casa ad approfondire la conoscenza. 


 Io lo trovo oltremodo simpatico e divertente, anche se capisco un decimo di quello che dice perché parla per allusioni a cose di cui non so nulla in assoluto, ma è decisamente affascinante. Il Moro lo sta a sentire senza fiatare, ma sembra incuriosito e anche un tantino invidioso della sua vivacità e della sua disinvoltura.

 Poi a un certo punto, quando Spyder comincia a fare gli occhi dolci anche a lui apre finalmente bocca per comunicargli tranquillo ma deciso che lui/Moro è un ragazzo serio, che sta con LUI e non va in cerca di altre avventure. 

 Spyder capisce di aver raggiunto il suo obbiettivo, che era proprio sapere quello, così cambia registro e lo comincia a riempire di lodi per la sua serietà, per la sua relazione, poi a un tratto gli chiede di LEI, come reagisce a tutto questo, se ha capito, se sa, se è gelosa, e così via...


 E il Moro a questo punto deve inevitabilmente dare qualche spiegazione, per cui comincia a dire che LEI ufficialmente non ne sa nulla, per cui è meglio che Spyder se ne stia zitto e buono. 

 Dopotutto la storia è solo all'inizio e chissà se dura. Inutile creare casini: LEI è troppo carina e simpatica, sempre adorabile e dolce e nessuno dei due vorrebbe mai farla soffrire. 

 Poi è così distratta da tante cose... tra il lavoro, l'arte e tutto l'ambaradam pure LEI con la sua love story con l'inglese che poi è toscana ha altro per la testa che stare a sindacare cosa fa o non fa LUI e con chi. Poi non è proprio nel suo stile fare questioni di sesso e gelosia!


 Spyder è assolutamente d'accordo su tutta la linea, anzi comincia a snocciolare un elogio di LEI che manco l'amica più cara potrebbe sdilinquirsi tanto. Insomma  uno la sona e l'altro la canta in perfetta sintonia di sentimenti. 

 Però il Moro non si è sbottonato ancora abbastanza per placare la curiosità scimmiesca di Spyder,.

 Così per poter continuare a coltivarsi la fonte diretta di informazioni su di LORO ecc. quel birbantello  gli propone un piccolo complotto tra loro per comportarsi in modo da non suscitare sospetti, pur  tenendosi reciprocamente informati, ma mentre si scambiano un paio di sorrisi complici ecco arrivare il resto degli invitati a interromperli. A cominciare dalla famosa anglotoscana sulla mia  quasi/gemella.


 Con quel che ho sentito dire su sta tipa e la sua storia con LEI me la devo studiare un po' meglio, ma non è facile, anche perché quando capita qua loro due se ne vanno insieme con la mia clona e non c'è verso che possa portarle io. 

 Vuole sempre guidare la sua, la Lei-di-LEI, e così io non ho modo di ascoltarle mentre parlano tra loro e impicciarmi un po'.

 Ma non ho neanche il tempo di guardarmela un po' per bene che altre tre auto si sono fermate lì attorno, spaventando la gattona e i suoi amichetti e ne sbucano fuori altri invitati, tutti colorati e armati di bottiglie e fiori e dolci. Ci circondano festanti e ci avvolgono vociando e salutandosi allegramente tra baci, abbracci e  palpatine amichevoli ( tra maschi), sorrisi balenanti e baci ( tra femmine) i convenevoli si sprecano come al solito. Tra battute, risate e commenti pieni di sottintesi spariscono tutti assieme appassionatamente  nel portone. Il vociare sale e si spalma in alto e da lì rimbalza a tratti a risuonare fino a noi in strada..


 Beh, ormai posso solo rilassarmi e aspettare. Per stasera finalmente penso di aver terminato brillantemente  il mio compito quotidiano, al massimo mi toccherà di scambiare un po' di  pettegolezzi con le altre auto finché non se ne andranno tutti alle loro case.

 Ma c'è lo spider rosso che mi fa l'occhiolino e la  mia clona sempre un po' sulle sue che invece cerca di ignorarci tutte, anche se so benissimo che se le fai due smorfie non vede l'ora di raccontarci tutto delle sue avventure londinesi....Chissà che non mi parli un po' pure della sua padrona, sicuramente ne sa un bel po' su di lei. Vorrei proprio stuzzicarla un tantino, mi interessa un sacco quella sua lei, quella che piace a LEI, ma ci sono troppi finestrini e fari indiscreti intorno, non c'è proprio modo di appartarci un po'. 

 Le altre intanto dai a ciacolare e quella non si fa pregare troppo ma  una volta partita nessuno la ferma più... 

 Mi tocca sorbirmi un sacco di informazioni sulle strade e stradine di Londra, sui policeman terribili che se ti beccano in divieto di sosta oltre le multe salatissime ti fanno portar via dal carro-attrezzi, sulla circolazione che è all'incontrario di qui e su tutte le volte che di notte diventa veramente pericoloso circolare perché la gente passa la serata nei pub ( che posti sono?), nei locali da ballo  e ingurgita alcoolici o altra roba e fa le cose più folli al volante. Fa una vera omelia  sulle multe infinite che la sua Miss riesce a beccare  e su quanto s'incazza. Insomma un vero diluvio di informazioni, ma troppo poco di quello che interessa a me, accidenti!

 Spider che ha capito l'antifona ( è furba ancora più del suo padrone) cerca  senza parere di portare il discorso dove interessa a me, sulle persone che frequenta, le amicizie, su quel che fanno, ma la clona è molto abile ( o forse è stupida narcisista?) a svicolare senza dire nulla di ghiotto. Insomma comincio a stufarmi, così sto zitta zitta. Li lascio parlare e intanto faccio correre la fantasia su quel che stanno combinando lassù, quattro piani sopra  le nostre capote.

 Mentre quelle spettegolano e fan salotto a tutto spiano continuo a sentire voci festanti e musica che echeggiano a tratti nella stradina e ricadono su di noi. 


 La serata è bellissima, nessuno si muove, e niente bipedi in giro con o senza cani.

 Siamo come in un'isola nella città, questa è una strada piccola, le cinque case intorno pure, si entra e si esce dalla stessa parte, perciò niente traffico di passaggio, perché da questa strada non si va oltre. 

 Pian piano i gatti che si erano nascosti chissà dove all'arrivo dei festaioli festanti sbucano di nuovo fuori, gironzolano intorno alle nostre ruote esplorando gli odori nuovi che hanno portato e ricominciano con le loro solite pantomime silenziose o quasi... 

 La gattona-mammona riconquista la mia capote come al solito, quella di spider non le piace un gran che, mentre gli altri due simulano una zuffa, tanto per passare il tempo.

 Così tra i borbottii sommessi delle mie sorelle-cugine e i fruscii e soffi dei gatti mi metterei volentieri a pisolare un po', se non fosse per gli scrosci di risate che echeggiano  quando meno te lo aspetti.

 Beh, meglio pazientare, prima o poi la pianteranno di giocare, lassù, gli amici scenderanno e se ne andranno a casa loro.

 Dopotutto non posso lamentarmi: sto già scoprendo in continuazione un sacco di cose nuove, anzi nuovissime. Magari un giorno o l'altro mi possono venire utili.

 Devo imparare più che posso, dopotutto è poco tempo che ho cominciato a camminare sulle mie ruote e non so ancora bene cosa sono e cosa son capace o no di fare. Però ho capito già che il mondo è grande e pieno di strade, di case, di macchine e di gente bipede e quadrupede e io sono piccola e inesperta, molto molto curiosa e anche un po' fifona.  Ma loro due, i miei bipedi, LORO, sono simpatici anche se un po' strani, sanno tante cose e mi vogliono con LORO, certamente mi insegneranno, mi aiuteranno a fare del mio meglio.

 Su questo pensiero profondo scopro che sono rimasta da sola con i gatti. La festa è finita, amiche e amici se ne sono andati e le loro auto anche.


 Spero proprio che non pensino di me che sono una cafona ma solo una troppo giovane, un po' timida, anzi molto, perché non ho salutato nessuno di loro...

 Ma stavo già dormendo e ora posso continuare tranquillamente, gatti e cani permettendo.

(continua)




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