par. 2 -
Abitiamo in una stradina tranquilla, solo tre-quattro palazzi piccolini e c'è sempre spazio per me anche se specialmente la sera arrivano un po' di auto in più di amici loro, bipedi, naturalmente, per passar la serata assieme.
L'unica cosa che ho trovato sgradevole da subito sono un paio di cagnetti, quadrupedi bruttini, antipatici e maleducati, che circolano pure da soli per la strada e non perdono occasione di annaffiarmi le ruote con la loro pipì puzzolente e si strillano addosso, mentre IO sono lì aspettando LORO e non posso muovermi. Mi danno veramente il voltastomaco.
Però non c'è pericolo che LORO mi lascino lì a riposare troppo a lungo, anzi non passa giorno che LUI non mi faccia correre in giro per la città. LEI invece non mi porta mai in giro, la mattina la vedo andare sempre da sola e sui suoi piedi al lavoro: esce dal portone presto, prima di LUI e passa di gran corsa, carica di libri e cartelle e borse. LUI arriva dopo un po', ha con se quasi sempre un grosso coso bianco e una borsa che sembra uno straccio, me li butta dentro e parte a razzo buttandosi in mezzo al traffico di una grande strada alberata piena di autobus, motorini, auto e di semafori quasi sempre rossi. Anzi ingaggia una vera lotta col tempo per riuscire a non doversi fermare ogni cento metri fino al posto che chiama Università, dove per trovare un posticino per me deve lottare un altro po' e poi quando l'ha trovato mi pianta lì spesso per ore e ore schiacciata tra mille auto ad aspettare che ritorni e mi riporti a casa. Alle volte però, quando esce più presto andiamo prima a prendere LEI quando esce dalla Scuola (il suo lavoro), per andare a casa tutti assieme.
E' molto divertente stare con LUI ad aspettare che LEI esca fuori. La Scuola non è come l'Università, che sembra una città nella città, è solo un edificio molto grande, con un portone, davanti una strada piccolina e di fronte un parco un po' disastrato e sporco. A un tratto suona una campanella stridula, il portone si apre e sembra che si sia aperta una diga, solo che invece di acqua ne esce fuori una torma urlante di bipedi giovani di tutte le taglie e colori e mi circondano letteralmente come se volessero spazzarmi via, se siamo parcheggiati troppo vicino... la prima volta ho avuto una paura d'inferno, ma LUI è tranquillo, infatti non ci succede nulla e in poco tempo quelli spariscono strillando da tutte le parti.
In pochi minuti la folla si dirada e cominciano a uscire anche bipedi più vecchi, quasi tutti salgono sulle auto attorno a me e se ne partono, solo pochi si allontanano a piedi come fa LEI quando non veniamo.
LEI è sempre tra gli ultimi che vengono fuori, con tutte le sue carte e cartelle in braccio e l'aria un po' frastornata. Sembra sempre sorpresa di vederci lì, si infila dentro di me con un sorriso e un saluto allegro, ma poi non parla quasi, ascolta solo LUI che le dice questo e quello nei pochi minuti fino a casa, distratta che sembra in trance scende appena arriviamo senza neanche aspettarlo e sparisce nel portone.
Talvolta però si cambia e invece che a casa si va da mamma (di LUI) o da papà ( di LEI), oppure da parenti o amici e siccome la strada è lunga, dopo un po' che siamo in giro LEI ricomincia a parlare, a raccontare quel che le è successo a Scuola, che hanno combinato i “suoi ragazzi “, i colleghi e tutto il personale..
Oppure cominciano a discutere di come e chi incontrare, cosa c'è da fare, come passare la serata, come organizzarsi per procurarsi quel che serve per la casa o il lavoro.
E' veramente interessante starli ad ascoltare così, quando chiacchierano tra loro, mi permette di imparare un sacco di cose che non so e che non riuscirei neanche a immaginare!
Ho imparato per esempio che i “papà” e la “mamma”, “sorelle”, “parenti” e “amici” sono parte della “famiglia”, ma abitano nelle loro case diverse da quella LORO, anzi nostra, GATTO compreso, perché c'è anche uno di questi esserini che abita nella casa con LUI e LEI.
Non avevo idea di che fosse e potesse essere davvero uno di questi strani quadrupedi fino a quando un bel giorno non mi arrivano tutti assieme e tutti assieme, LUI, LEI e GATTO, mi salgono dentro.
Sono molto perplessa quando vedo quel quattrozampe piccolo, nero, peloso e con grandi occhi gialli saltarmi sul sedile posteriore dopo avermi annusato attentamente prima fuori e poi dentro. Anche un po' preoccupata, mica mi farà pure questo qua la pipì sulle ruote o peggio sul sedile ?
Invece niente, che sollievo, GATTO è beneducato quanto LORO e me !
Ed è bellissimo, agile e forte, sicuro di sé anche così piccolo e fragile, per niente prepotente, anzi gentile e morbido, ed enormemente curioso, si vede che gli sono simpatica! Non solo, ma gli piace proprio moltissimo andare in giro con me, proprio come LORO.
In genere se ne sta sul lunotto posteriore a fare le boccacce alle auto che ci seguono, ma quello che proprio lo manda in visibilio è starsene come una sfinge in cima al mio tettuccio aperto, le unghie saldamente ancorate e tutti i baffi al vento!
Un vero spettacolo, non ha paura di niente e di nessuno e non perde l'equilibrio neanche con le curve e le frenate più brusche, al massimo salta giù sul sedile come se fosse di gomma. E poi non si arrabbia mai, è sempre pronto al gioco e alle coccole, come a castigare coi suoi scherzi chi lo tratta male; non parla molto, ma ronfa proprio come me. Insomma un tipo davvero simpatico e divertente.
Peccato aver potuto frequentare troppo poco un così amabile amico!
Purtroppo la la sua socievolezza, la sua ingenua fiducia nel genere umano assieme alla sua assoluta passione per prendere in giro e far dispetti ai maleducati, gli son costate la vita.
Così ho dovuto imparare che anche le creature più amabili possono incontrare l'odio di chi invidia la loro grazia e sfrutta la loro fiduciosa giocondità per dare sfogo alla propria cattiveria facendo loro del male.
Distruggere la bellezza e la gioia è per alcuni bipedi un piacere più grande di qualunque creazione !
E GATTO diviene il bersaglio di uno di questi bipedi, ma allora nessuno di noi se ne rese conto, chi è buono non può essere neanche sfiorato dal dubbio che ci sia qualcuno che sia del tutto all'opposto.
Perché certi bipedi sono subdoli, ipocriti, le loro cattiverie sanno abilmente tenerle nascoste, sanno di poter colpire in sicurezza solo se gli altri neanche immaginano che lo facciano...
Vigliacchi e crudeli. Assassini, quasi sempre impuniti.
Anche se ormai immobile il mio cuore ancora sente l'angoscia della corsa assieme dal Dottore con GATTO morente in braccio a LEI sconvolta che cerca di non piangere e LUI serio, addolorato e scuro che cerca di rassicurarla, di darle qualche conforto impossibile.
Oh è terribile e ancora più terribile accompagnarli tutti e tre in campagna, nel tristissimo viaggio per seppellire quel batuffolo di pelo ormai immobile per sempre, il loro dolore e il mio...
Ho un po' divagato, credo, ma tentare di riordinare tanti fatti che ti si affollano tra gli ingranaggi quando sei nuova e curiosa, e ti succedono tante cose tutte assieme è sempre difficile.
La prima notte a casa, per esempio, dopo la figuraccia della leva del cambio, la corsa appesa all'autogru e la riparazione d'urgenza e di fortuna, orrore!
Che sollievo scoprire che non mi rimandano in fabbrica, che la famiglia che ho appena conosciuto mi vuole ancora malgrado tutto, e appena torno ha pure invitato gli “amici” per farmi festa!
Eccomi di nuovo lì, nella stradina cul-de-sac, in compagnia di altre auto, belle, grandi, spiritose e amichevoli, essere oggetto dell'attenzione divertita di tanti umani bipedi allegri e piuttosto rumorosi nelle loro manifestazioni di benvenuto.
LORO raccontano la mia prima disavventura e tutti gli amici giù a ridere e prendermi in giro, però con affetto e orgoglio, mi scusano, elogiano i miei pregi:
- “Poverina, mica è colpa sua se la lavorazione in fabbrica è un po' scadente! Per giunta è pure un modello nuovo e qualche pezzo sicuramente non è adatto.”
-” 'Sta ditta le fabbrica da anni, aggiunge qualche cosa nuova, ma evidentemente la qualità dei pezzi non è un gran che, oppure utilizza parti vecchie perché le nuove adatte deve ancora produrle!
-” Fra qualche settimana, quando arriva l'ingranaggio adatto, nuovo, lo sostituiranno e tutto andrà a posto! E' in garanzia, no?”
-”Vabbè che è un'utilitaria, che costa poco, ma quello che è successo è davvero inqualificabile!!”
-”Ma dai! Questa è la mia quinta 500 non mi sarebbe mai venuto in mente che potesse succedere una cosa così!!!”
-”Anche la mia è 500, eccola lì, vedi ? Me la sono portata avanti e indietro dall'Inghilterra e va come una bomba. Mai successo niente di simile!”
Quella che dice così è una ragazzona grande e brunetta, grande amica, di LEI specialmente, che mi scruta con aria critica da tutte le parti, pure dentro al motore e sembra capirci parecchio, meglio degli omini del Garage.
Però parla in modo buffo, dice un sacco di cose un po' strane, che non capisco, ma LEI l'ascolta con affettuosa attenzione e pare divertirsi un mondo.
Poi se ne vanno tutti assieme su e mi lasciano lì a chiacchierare con le loro auto. IO non sono per niente brava a chiacchierare e a “fare salotto” ( come dicono LORO), non me l'ha insegnato nessuno, ma loro si, invece. Si raccontano le avventure dei loro padroncini con grande dovizia di particolari e io invece non ho gran che da raccontare. E' troppo poco ancora che li conosco, e per giunta mi sento molto intimidita dalla loro disinvoltura...
Una cabrio tutta cromature, rossa fiammante, è la più chiacchierona, come A, il suo padrone:
- ” Stasera venendo qui ci siamo incrociati con una “pantera” piena di poliziotti carinissimi, uno dei soliti posti di blocco. Naturalmente ci hanno fermato per controllo e A ne ha subito approfittato per mettersi a scherzare con loro: ” Ma che bei ragazzi che siete ! Ma che state a fare qui a bloccare le macchine, giovani e carini come siete ? Venite con me a divertirvi, tanto è inutile che fermate tutti, quei delinquenti non li potete beccare così facilmente ! State a perder tempo, credetemi ! Io sto andando a festeggiare con degli amici simpaticissimi la loro nuova macchina: ci divertiremo un mondo e ancora di più se ci sarete anche voi !Dai, piantate tutto e venite con me!!! -
E quelli:
- ”Ma stiamo lavorando, sai ? Siamo in servizio e mica possiamo piantare tutto lì, che ti credi? -
A a insistere:
- ” Allora venitemi a trovare quando smontate dal servizio !”- e gli dà velocissimo il suo telefono mentre continuano a chiacchierare.
Insomma diventano amiconi in men che non si dica e alla fine i poliziotti li lasciano andar via promettendo di rivedersi dopo il servizio.
Invece un'altra, la mia gemella più vecchia, racconta dei viaggi che ha fatto con la ragazzona moretta che parla strano, D, dalla Toscana all'Inghilterra e viceversa.
Non ho idea di dove siano, né quanto siano lontane, ma penso parecchio. Racconta pure di Londra (che pare sia in Inghilterra che non ho idea di cosa e dove sia) e del fatto strano davvero che lì la circolazione è al contrario che qui, insomma qui si va a destra e lì a sinistra.
Si da pure un sacco di arie, perché parla anche inglese, conosce il mare e ha viaggiato sulle navi traghetto della Manica ( chissà cos'è), perché l'Inghilterra è un'isola. Insomma ha viaggiato più lontano di tutte noi.
Io non so cos'è una nave e neanche che cos'è il mare, ancora non l'ho mai visto, ma sono sicura che prima o poi lo vedrò. Mi da un po' fastidio la sua aria di superiorità così mi butto a dire:
- “ Oh, penso andrò al mare anch'io! Sono proprio curiosa di vedere com'è e mi piacerebbe pure andare su una nave! LUI e LEI sono così felici quando possiamo andare in giro assieme !! Credo che mi faranno viaggiare in lungo e in largo dovunque!!! “
Insomma una bella serata con gente allegra. Quando gli amici scendono e se ne vanno via schiamazzando sulle loro auto finalmente torna la quiete.
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