giovedì, dicembre 23, 2021

"La Luce Del Natale" di Pier Paolo Pasolini


Sono gli ultimi giorni dell’anno. Il benessere accende, verso sera, in tutti gli uomini una specie di follia: la smania inespressa di essere più felici di quanto siano … E’ sempre una speranza che dà pietà: anche il piccolo borghese più cieco ha ragione di averla, di tremarne: c’è un istante in cui anch’egli infine vive di passione. E tutta la capitale di questo povero paese è un solo ansito di macchine, una corsa angosciata verso le antiche spese di Natale, come a una necessità risorta. Potente luce di Luglio, ritorna, oscura questo debole crepuscolo di pace, che non è pace, questo conforto ch’è paura: ridà parole al dolore che tace. Manda i cadaveri ancora insanguinati dei ragazzi che hai illuminato potente: che vengano qui, tra questi riconsolati benpensanti, tra questa dimentica gente. Vengano, con dietro il tuo chiarore di piazze fatte campi di battaglia o cimiteri, tra queste ciniche chiese dove la razza dei servi torna alla sua viltà di ieri. Vengano tra noi, a cui non è rimasta che la speranza di una lotta che dispera: non c’è più luce di Natale, o di Pasqua. Tu, sei la luce, ormai, dell’Italia vera.
21 gennaio 1961 – Pubblicata sull'Unità

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