Sabato 10 febbraio alle ore 17,30 nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” sarà presentato il nuovo libro La Villa dell’alchimia. Elementi alchemici ed esoterici di Villa Palagonia di Piero Montana.
La presentazione sarà fatta dalla scrittrice Rosanna Balistreri, dalla giornalista Marina Mancini, dall’Assessore alla Cultura Daniele Vella. Sarà presente il Sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli.
Il libro di Montana parte da un resoconto del viaggiatore inglese Patrick Brydone, che nel 1770 visitando Villa Palagonia
ha modo di entrare anche nella camera da letto di Ferdinando Francesco Gravina Junior, Principe di Palagonia, e di osservare con molto stupore che essa era riempita di sculture in marmo raffiguranti animali di ogni specie, tanto da scrivere nel suo libro Viaggio in Sicilia e a Malta che questa camera da letto del nostro Principe gli sembrava uno scomparto dell’arca di Noè.
Il Brydone non sospetta neppure entrando in questa camera di trovarsi innanzi a un luogo sacro, un luogo di terribili visioni e sogni profetici mandati dall’Alto al nostro Principe per rivelargli l’imminente fine del mondo, che però sarebbe stata solo la fine del suo mondo: il crollo dell’Ancien Régime, la messa a morte di Dio, contemplata nell’esecuzione capitale del Suo rappresentante in terra di Francia, Luigi XVI, ghigliottinato il 21 gennaio 1793 nonché il quasi totale annientamento della classe degli aristocratici.
Montana partendo da questo luogo sacro di terribili profezie, esamina e studia tutte le altre stanze della Villa, riscontrando negli elementi decorativi di esse simboli ermetici ed esoterici attinenti all’Arte della Grande Opera.
L’autore del libro ritiene pertanto di avere a che fare in questo suo studio con una “Dimora filosofale”, in cui il Principe di Palagonia si preparava alla realizzazione della Pietra filosofale, la sola che avrebbe avuto il potere di moltiplicare lo spirito nobile e scongiurare pertanto la scomparsa della nobiltà dalla faccia della terra. La villa dell’alchimia consta di tre parti. La prima è una breve introduzione all’alchimia intesa come scienza ermetica dell’anima e non come una scienza della natura (la chimica).
La seconda che consta di una breve ma indispensabile introduzione all’alchimia spirituale nella quale andrebbe inquadrata l’opera di Ferdinando Francesco Gravina Junior.
La terza parte è quella in cui l’autore esamina e studia tutti gli elementi alchemici ed esoterici presenti nelle immagini delle statue, degli affreschi e degli elementi decorativi della villa, facendo delle sensazionali scoperte. Questo studio sistematico dei simboli occulti di Villa Palagonia, mai prima tentato, dai risultati ottenuti può considerarsi di certo assai esauriente e completo.
In tale studio Montana si è avvalso della personale frequentazione di una vasta letteratura alchemica nonché della guida di maestri spirituali del nostro tempo quali René Guénon, Julius Evola, Eugène Canseliet, Mircea Eliade, Carl Gustav Jung, e soprattutto Henry Corbin, più spesso citato nel suo libro.
Dal momento che Villa Palagonia è stata finora studiata in maniera seria solo da competenti architetti, che ce l’hanno descritta in tutti i suoi elementi architettonici, fornendoci pure di essa, oltre ai suoi modelli iconografici, interessanti notizie storiche sulla famiglia Gravina a partire delle sue mitiche origini regali, il nostro autore in questo suo libro ha voluto occuparsi solo di quel sapere ermetico ed esoterico, che nonostante la devastazione della villa, operata alla morte del nostro Principe dal suo fratellastro Salvatore Gravina, ancora oggi rimane in essa superstite ma del tutto celato, nascosto ad occhi profani.
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