Tip... tap... tap... A passi cinguetta,
singhiozza di lacrime estinte,
il passerino. Tap... tip... tip...
Estenua di biondi riflessi
le stille goccianti dai rami
- silenzio! - ché a tratti saltella
sperso, come fosse in attesa.
Le brune sfere ancora ruota
sui campi brinati di sogno
e a sfida del cielo saetta
dei lampi al chiaro mattutino
e sperde spicchi di diamante
sul frolle terreno maggese.
Riprende il suo passo canoro,
risuona nei chicchi, nei gusci
negli acini sopra il selciato,
pic... pic.... pic... la foglia al suo labbro
ne ride e contorta s'arrende,
celiando ne geme e rattrista.
S'insinua un gelante presagio
di arsura che tende alla sera,
di fasce che gemono un corpo.
di bianchi latrati nel vuoto...
Il cielo s'adombra, ed è suono!
Di tutto il tuo gioco, bambino,
non trovo che i resti, distante,
come chi voltando lo sguardo
osservi levarsi un sussurro
a un palmo dall'occhio ma vano
a prendersi quel passerino.
Andrea Giampietro
Nessun commento:
Posta un commento