Requiem rosa
– La storia di una transessuale nel conflitto dei Balcani
Viaggio al termine di una notte lunga quindici anni e vissuta tra due conflitti. Uno per affermare il proprio diritto a sentire e a vivere un’identità di genere diversa da quella sessuale; l’altra per intraprendere la nekuia, vera e propria discesa agli inferi, verso una guerra che dal 1991 al 1995 partorisce centomila morti e lo smembramento definitivo della Jugoslavia.
Un racconto che ha il ritmo della musica di Goran Bregovic e – come a comporre il controcanto all’opprimente pesantezza dei pregiudizi su ciò che è diverso da un ordine dato (da chi?) e di una guerra che nelle sue “raffinatezze” solo gli esseri umani sono in grado di generare in natura – la “leggerezza” di un’intelligenza che vola su ali di farfalla: dal linguaggio che riempie di colori il buio che avvolge la “notte” di Belgrado e la decomposizione di un intero Paese, all’umorismo come unico siero per poter seguire, in quel contesto, le tracce della vita proprio dove i miasmi della morte rendono nauseante persino respirare. (continua a leggere)
A raccontare del suo ultimo romanzo è Luka Petanovic/Alexandra, storico e scrittore serbo, in una lunga intervista: una giornata con una transessuale scappata dalla guerra civile jugoslava e approdata a Roma. Un ritratto del transessualismo al di là degli stereotipi
A raccontare del suo ultimo romanzo è Luka Petanovic/Alexandra, storico e scrittore serbo, in una lunga intervista: una giornata con una transessuale scappata dalla guerra civile jugoslava e approdata a Roma. Un ritratto del transessualismo al di là degli stereotipi
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