“Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso… e pubblica il falso.”
Questa l’introduzione del nuovo pamphlet scritto da Siquem Caladejo, l’autore de “L’Ultimo rifugio di Riina”, libro scaricabile on line che vanta già migliaia di download in pochissimi giorni. In qualità di giornalista dovrei dissentire, però da come è stato trattato l’argomento più scottante degli ultimi 10 anni, direi che ha pienamente ragione. Ultimamente leggiamo sui giornali che il famigerato signor Franco che lo aiutò ad avere un passaporto, altro non era che un barista. Un fatto descritto come scoop, ma di cui in qualche maniera parlammo anni fa, perchè era scritto negli atti processuali. E si da per scoop un fatto vecchio cercando di prendere le distanze da un uomo che la stampa BENE ha sempre indicato come teste chiave di un processo di mafia. Un uomo, come ciancimino (scritto volutamente minuscolo) che non si fa scrupoli a indicare come informatore segreto dei servizi ora un barista, ora un dirigente della BMW che, riconosciutosi dalla foto pubblicata sul quotidiano Repubblica, si è identificato e ha tempestivamente smentito e preso provvedimenti. E questo pamphlet contiene le istruzioni su come fare un falso autentico, sul papello famoso, che prima era verbale (secondo Brusca) poi, (sempre secondo Brusca), era scritto.. poi scritto per conto terzi, e contiene 13 punti, non 12, l’ultimo dei quali riguarda un noto giornalista. L’unico punto che è stato ampiamente realizzato, di fatto. Ovviamente, senza colpo ferire, gratuito anche questo ai seguenti link
p.s. (peccato che il tredicesimo punto sia falso, perchè almeno uno dei tanti sarebbe stato realizzato. Almeno uno)
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