AZIONI INDIVIDUALI, ISTITUZIONI, IMPRESE COLLETTIVE
Ludwig von Mises affermava che “Solo l'individuo pensa. Solo l'individuo ragiona. Solo l'individuo agisce.” A propria volta Friederich von Hayek sosteneva che l’azione umana intenzionale produce anche effetti inintenzionali (ossia imprevisti). Karl Popper, perciò, assegnava, quale oggetto principale dello studio delle scienze sociali, proprio gli esiti inintenzionali delle azioni individuali intenzionali. Ciò che accomuna questi studiosi è “l’individualismo metodologico” che si basa sull’attenzione per l’azione individuale nella comprensione dei fenomeni collettivi.
E’ questo il background sul quale si innesta lo studio del prof. Panebianco.
Angelo Panebianco è tra i politologici più affermati ma, stavolta, si cimenta in uno studio più di sociologia che di politologia.
Scrive Panebianco:“Nella maggior parte delle situazioni studiate in scienza politica non basta esaminare le istituzioni politiche e la ‘regole del gioco’ istituzionali: occorre anche considerare il modo in cui interagiscono regole del gioco e reticoli sociali. Nonché il loro influsso congiunto su quelle asimmetrie di potere che svolgono un ruolo così importante nella transizione dal micro al macro.” Quindi aggiunge: “In genere, si può assumere che nella transizione sia all’opera un doppio sistema di scambi: fra gli appartenenti ai reticoli e i leader informali, fra i leader informali, i broker e le autorità formali.”
Chi agisce, perciò, in politica? Panebianco sostiene la prevalenza dell’azione individuale sull’influenza delle istituzioni. L’individuo non è una semplice “marionetta” e la sua libera volontà può avere ragione dei determinismi sociali. Conseguentemente le interazioni individuali possono generare macroeventi e macrofenomeni come le rivoluzioni.
Per questo è importante il rapporto “face to face” (anche via internet, con un rapporto tramite lo schermo del computer) che può produrre la costituzione di microgruppi (i reticoli sociali) fondamentali nella interazione con altri della medesima qualità e con una conseguenza nei confronti di fenomeni di più ampia portata.
Il libro, per me, non è stato di facile lettura, quindi è più quello che ho intuito che quello che ho afferrato completamente con il ragionamento. Ma quello che ho intuito rafforza in me la convinzione nel proseguire nella mia attività di lavoro politico “in” e “con” un microgruppo di amici. (bl)
INDICE: Introduzione – I. Meccanismi – II. Attori, azioni – III. Passioni e ragioni – IV. Istituzioni, organizzazioni – V. Micro-macro: il legame mancante – VI. Chi agisce in politica? – Riferimenti bibliografici – Indice dei nomi.
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