di Itziar Ziga
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[...]Non siamo mai passate per brave ragazze, questa è una battaglia persa in partenza, che non ci è mai interessato combattere.
Non incarniamo una femminilità dolce e autocompiacente, né nulla di simile. Non rivendichiamo la femminilità delle brave ragazze, siamo cagne cattive.
La nostra è una femminilità estrema, radicale, sovversiva, spettacolare, prorompente, esplosiva, plateale, sporca, mai impeccabile. Femminista, politica, precaria, combattiva, scomoda, arrabbiata, spettinata, dal mascara colato, bastarda, squatter, sfatta, persa, prestata, rubata, smarrita, eccessiva, esaltata.
Al limite, canaglia, ubriaca, viziosa, borgatara, ingannatrice.
Non c'e' maggiore ribellione che la risata e il piacere. Ci rifiutiamo di essere guerriere perennemente accigliate con le gambe strette. Ci rifiutiamo di sentirci in colpa per essere sopravvisute.
Ci rifiutiamo di reprimere i nostri desideri e di congelarci come bestie perennemente in allerta.
Siamo un branco furioso, diventiamo cagne.[...]
LE DATE DELLE PRESENTAZIONI di Diventare Cagna:
Via Valfurva 8 (buffet inside) (att.ne si entra scalz*)
Via Federico Delpino (Centocelle)
Via San Pietro a Maiella 8
Via san Petronio vecchio, 33/b -ORE 18,00-
Via Stampatori, 10
Via Cecchi 21-A
(buffet inside)
Via Moscova 5
Corso Garibaldi 91
Via Federico Confalonieri 3
di Itziar Ziga
Secondo l’autrice, Devenir Perra è innanzi tutto un «trattato di amore. E anche di vendetta».
Il libro presenta le sue opinioni su varie tematiche: la costruzione del genere e il superamento dei binarismi imposti dal sistema “eteropatriarcale”, la violenza di genere, la prostituzione e la posizione del femminismo "decente" e antiproibizionista rispetto al tema, ma soprattutto si interroga, smonta e mette a nuova critica il concetto di femminilità, attraverso varie interviste a quelle che lei stessa chiama «perras», ovvero cagne. E lo fa con quelle che le filosofe Beatriz Preciado e Virginie Despentes, autrici del prologo, definiscono «parole mitraglietta». Provocatrice, diretta, sboccata e allo stesso tempo contaminata dai suoi studi in giornalismo e dalle letture di filosofe e scrittrici femministe. Un cocktail linguistico esplosivo, con piccole incursioni nell’euskera — la lingua basca — e nel catalano, ma soprattutto emblematico del milieu anarco-punk-queer-femminista barcellonese, il contesto in cui Itziar Ziga ha scoperto e sviluppato una certa critica alle tematiche di genere e dove ha incontrato le sue «perras», protagoniste di una narrazione a più voci perfettamente amalgamate dall’autrice.
In un’epoca in cui le nuove generazioni di femministe, attraversate dalle riflessioni sul genere e dal queer e indirizzate verso alleanze con nuove soggettività, iniziano a mettere a critica alcuni luoghi comuni del “femministicamente” corretto, il testo della Ziga costituisce un invito a trasgredire i confini delineati da un certo tipo di “femminismo storico”. Le sue posizioni possono essere recepite come una vera e propria boccata di aria fresca all’interno di alcuni dibattiti femministi che sembrano essersi sedimentati intorno ad una serie di “consensi intoccabili”.
Devenir Perra, pubblicato per la prima volta in Spagna nel 2009 dalla casa editrice Melusina, in questi anni ha venduto circa quattromila copie ed è alla terza ristampa.
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