Conosco un ragazzo di proporzioni enormi
lo chiamano il saldatore di stelle.
Ha una maglietta rosa attillata
e armeggia nella penombra vicino alla mappa stellare
attaccata alla parete da una suora dal velo grigio.
Si avvicina Natale e Cosmin salda stelle
nel cielo del presepe,
ha un circuito tra le mani grosse quanto la galassia
e cerca di saldare i contatti in miniatura
di un cerchio di led.
Ha occhi brillanti come stelle
nelle notti d’inverno, quando sembrano
gocce di stagno sul metallo della notte lunare
e v’è una tale elettricità nell’aria
che come i led di Cosmin s’accendono
al comando di una grossa mano.
Il mondo di Cosmin è una ragazza
con i capelli lunghi che entra ed esce
come una cometa dalla mappa galattica
nel punto in cui è scritto “Noi siamo qui”
e dice “Ti amo”.
Il saldatore di stelle
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