mercoledì, giugno 11, 2014

Libri per bambini e stereotipi di genere

Ricevo questo e lo trovo un importante invito alla riflessione oltre che all'azione consapevole, perciò lo ripropongo a chi mi legge e spero sia utile.

 Crescere dei giovani che non siano schiacciati e compressi entro stereotipi che li omologhino penso sia compito di tutti coloro che ritengano che senza libertà, di pensiero oltre che di azione responsabile, non c'è altro futuro che l'autoritarismo e la violenza del potere assoluto di uno o di pochissimi sulla massa degli omologati ad esso dall'ignoranza e dagli stereotipi dei pregiudizi, inculcata, indottrinata, imposta attraverso forme di educazione che sono forme di condizionamento.

 La nostra Costituzione ( art.30, 33. 34, 35) fissa fin dall'inizio della Repubblica i principi relativi all'istruzione, nonché all' "educazione della prole" come diritto-dovere dei genitori.




Libri per bambini e stereotipi di genere
Da tempo volevo occuparmi in questo blog della costruzione dell'immaginario dei bambini in riferimento agli stereotipi di genere. Come, cioè, i bambini passano dalla constatazione esperienziale dei due generi al loro 'ingabbiamento' in ruoli, compiti, aspettative che con la differenza di genere hanno ben poco a che fare. Il passaggio non è affatto naturale, anzi è proprio in quello snodo essenziale che si colloca il fondamentale ruolo 'culturale' di tutte le agenzie educative che hanno a che fare con i bambini, famiglia e scuola innanzitutto. Me ne sono già occupata in parte qui.

Oggi l'occasione mi viene da questo post di Liberelettere, un bellissimo blog dedicato ai libri per bambini, in cui Caterina Lazzari fa una distinzione che mi fa riflettere: “Ci sono libri per bambini privi di stereotipi e libri invece attivi contro gli stereotipi. (…) Titoli attivi nei confronti degli stereotipi sono quelli che si prefiggono di smontarli, sovvertirli, proporre modelli plurali ed alternativi, e promuovere la bellezza di essere se stessi”. Ecco, mi chiedo: non è che i libri “attivi” contro gli stereotipi rischiano di produrre effetti paradossalmente contrari agli intenti?
 
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CHI SONO
Animabella è Cinzia Sciuto, giornalista, redattrice di "MicroMega"
e collaboratrice di altre testate del Gruppo Editoriale L'Espresso.
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