Passaggi per il bosco09 – festival di lettere in musiche di periferia –
svoltosi a Cagliari a cura del Gruppo Opìfice.
Abbandono. Oblio. Deserto.
Luoghi ipotizzati e praticati: dimensione, preteso senso, relazione, scontro.
Racconti di periferie e altri racconti (di periferie)
a cura di Gruppo Opìfice Casa Lettrice Malicuvata – maggio010
pagine 136 formato 17x24 - illustrazioni di Antonio Tirelli - progetto grafico di Dogon
Tutto da farsi per poi ritornare: passare al bosco attraversando le strade della periferia. Abbandonate e desertiche.
Eccoci, finalmente, a passare la mano sopra la polvere di tanti mesi, raccogliere e conservare (sì, anche la polvere). Eccoci, finalmente, così devoti a l'azione per l'azione, seduti o in piedi non fa alcuna differenza, quasi panici; eccoci suonati, di bevute coi bicchieri alti a pretender relazione, giudicati il giorno appresso pei vestiti di una chiesa influente:
La tecnica ci vive: l'uomo è abitato, non abita un corpo né ha un corpo. E non servono rassicurazioni individuali, giacché la vastità della scelta è di suo accogliente rassicurazione o dispiegamento dell'inautentico.
[parte1 :: racconti di periferie]
Dario Falconi - Porco odio
Marco Mazzucchelli - La mattina prima di andare a lavorare
Marco Visinoni - Paradise now
Simone Rossi - Abbandono Oblio Deserto
Silvia Ancordi - Undici giganti
Gianfranco Franchi - Aletheia
Fabio Medda - La parte del manico
Angelo Zabaglio aka Andrea Coffami - Pianterei
Erwin de Greef - La mela caramellata
Gianluca Morozzi - Matrioske
Gianluca Liguori - Tempo di passaggio
Tommaso Chimenti - La panchina
Cristina Serci - L'ombra del tempo
Barbara Gozzi - Vattene
[parte2 :: altri racconti (di periferie)]
Alessandro Romeo - Quanta scena per niente
Ugo Coppari - In fondo alla valle
Chìo Dùpia - Terapia
Gianni Usai - La legge dei grandi numeri
Aventino Loi - Lisa ha gli occhi viola
Elena Marinelli - Caro Osvaldo
Luisanna Gerace - Francesca non esiste
Ettore Malacarne - Un ricordo di me
[La quarta di Davide Gianetti]
Abbandono, Oblio, Deserto. Tre luoghi, tre momenti diversi, tre sensazioni e stati d'animo che certificano la contemporaneità come la viviamo oggi. Racconti che descrivono la ricerca di senso di una generazione stretta fra il nichilismo elevato a modello e l'irrilevanza che il Sistema attribuisce al vivente. Racconti per partire e poi per ritornare, per passare al bosco attraverso quelle strade di periferia, lunari e desertiche, quale unica ma illusoria certezza di esistere.
Casa Lettrice Malicuvata
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