mercoledì, dicembre 10, 2008

chiudono le librerie BABELE , prima Milano, ora Roma

HO RICEVUTO IL MESSAGGIO CHE SEGUE (*) E SONO MOLTO PREOCCUPATA.

E' SEMPRE UN BRUTTO SEGNALE QUANDO UNA LIBRERIA CHIUDE, PERCHE' E' UN LUOGO DI SCAMBIO DI PENSIERI E DI CONOSCENZE CHE SPARISCE E DI CUI TUTTI SAREMO SICURAMENTE DIMINUITI NELLE NOSTRE OPPORTUNITA'.

ANCORA PIU' PREOCCUPANTE PER IL FATTO DI ESSERE UNO DEI POCHI LUOGHI DI RIFERIMENTO CERTI DELLA CULTURA LGBTQE, I CUI SPAZI VANNO RESTRINGENDOSI GIORNO DOPO GIORNO, A FRONTE DI UN'AVANZATA MASSICCIA DA UN LATO DI SOTTOCULTURE DEL GAYSMO FATTE DI AUTO-APARTHEID E/O MERO "COLLEZIONISMO SESSUALE" DERESPONSABILIZZATO, SEMPRE PIU' LONTANE DALLA RICERCA DI RELAZIONI D'AMORE E AMICIZIA PROFONDE E COSTRUTTIVE, E DALL'ALTRO DA UN INCREMENTO SEMPRE PIU' SUBDOLO E/O ARROGANTEMENTE PALESE DI FORME ISTITUZIONALIZZATE DI "CULTURE" DELLA DISCRIMINAZIONE OMOFOBA E SESSISTA, IN TUTTI GLI STRATI DELLA POLITICA E DELLA CULTURA SOCIALE, MAGARI TRAVESTITE, SOLO A PAROLE, DI PROGRESSISMO E TOLLERANZA...

LA LIBERTA' NON E' UN OPTIONAL, MA UNA CONQUISTA DI CIASCUN*, OTTENUTA SPESSO CON FATICHE E DRAMMI QUOTIDIANI, PARTENDO DA SE' E DA ESPANDERE INTORNO ATTRAVERSO LO SCAMBIO DELLE ESPERIENZE, LE RIFLESSIONI, LE CONOSCENZE, LE IDEE, TUTTE, ANCHE QUELLE CHE NON CONDIVIDIAMO PERSONALMENTE.
E TUTTE QUESTE COSE, VEICOLATE NEI LIBRI, FIN DALL'ANTICHITA' HANNO SPINTO IL PERCORSO DELLA CONOSCENZA UMANA E DEL PROGRESSO CIVILE, SOCIALE, POLITICO, UMANO.
PAROLE E CONCETTI SCRITTI NEI LIBRI SONO STATI IL MODO PER METTERE IN COMUNICAZIONE GLI ESSERI UMANI, AL DI LA' DEL TEMPO E DELLO SPAZIO E QUESTO E' IL LORO VALORE INTRINSECO, CHE NON PUO' ESSERE SOSTITUITO DA ALTRI MEZZI, COME IL CINEMA, LA TELEVISIONE, ORA IL WEB. CIASCUNO DI QUESTI MEDIA HA SUE CARATTERISTICHE CHE VANNO A INCREMENTARE LA QUALITà DELL'INFORMAZIONE E DIFFUSIONE DEI CONCETTI ELABORATI, E SONO TUTTI NECESSARI, ANZI, INDISPENSABILI.
LIBRI E LIBRERIE E BIBLIOTECHE COMPRESI, IL CAPITALE DELLA CONOSCENZA DA CUI GLI ALTRI MEDIA DERIVANO PUR DIFFERENZIANDOSENE.
PERCIO' LE IDEE- TUTTE LE IDEE E LE OPINIONI E LE PAROLE- DEVONO CIRCOLARE, (E LE LIBRERIE SONO UNO DEI LUOGHI DOVE E' POSSIBILE REPERIRLE) SE VOGLIAMO PRODURRE CULTURA, QUELLA VERA E UMANA, SEMPRE PIU' RICCA DI STIMOLI A MIGLIORARCI E A MIGLIORARE LA VITA INTELLETTUALE E REALE DI TUTTI, NOI COMPRESI.

alba

(*)
Carissimi amici e amiche,
dopo tanti, tantissimi anni, per la precisione 15, che la Libreria Babele è aperta, e lo è stata ininterrottamente: estate ed inverno, durante le feste e spesso anche la domenica; ci troviamo nella triste condizione di comunicarvi l'imminente chiusura.
Eh già, a quanto pare il momento di crisi si fa sentire, soprattutto dalle piccole attività che non ce la fanno a reggere il confronto.
La perdita dell'esclusiva nella specializzazione (ormai trovare un reparto di libri e audiovisivi glbtq è facile e "normale" un po' dappertutto), internet la fa da padrone (film, musica e immagini ormai si scaricano come lo sciacquone!), si legge poco e i libri costano cari (ma la grande distribuzione può permettersi sconti incredibili), i soldi per la cultura non ci sono (ma guai a non avere l'ultimo modello di telefonino o di un capo alla moda!), l'interesse diminuisce (negli under 30 anzi manca proprio), tutto questo ed altro ancora ci costringe oggi a dare questo annuncio.
Ci costringe anche a dare l'avvertimento a chi ci sta intorno che si rischia di perdere la memoria, di perdere l'identità e la cultura, di perdere le basi su cui costruirsi e costruire il futuro, ma forse a molti non interessa più, loro credono che tutto sia risolto, che l'Italia li rispetta e accoglie amorevolmente.
Francesco Ingargiola ebbe una intuizione: conquistare la capitale papalina, sonnolenta e chiusa, attraverso la cultura glbtq, con la visibilità, la possibilità di incontro e ha vinto. Claudio Catalano con amore, non solo per Francesco, ma per i libri, per i clienti, per il mondo gay, ha felicemente continuato, resistito, faticato insieme a Lorenzo negli ultimi anni ... quanta fatica ... e hanno vinto!
Di clienti ormai nemmeno l'ombra (saranno tutti sull'isola dei famosi? ), donne nessuna, uomini pochissimi.
Ora non ce la facciamo più! Stanchi e anche un po' stufi.
Stufi di sentirci fare delle domande, sempre uguali, sempre le stesse: "che bisogno c'è di una libreria gay?".
Datevi una risposta e se proprio non la trovate, allora è giusto che ci salutiamo così, da cari amici.
I proprietari vogliono rientrare in possesso dei locali allo scadere del contratto, cioè ottobre 2009, noi cercheremo di resistere fino ad allora, ma è dura e comunque a noi non interessa più restare. La nostra strada l'abbiamo orgogliosamente percorsa e ora siamo arrivati ad una svolta. (qualcuno li chiama acciacchi)
Grazie di cuore a tutti quelli che in tutti questi anni ci hanno sostenuto: venendo a comperare da noi, portandoci un caffè e tanti (troppi) dolci, o anche solo passandoci a salutare, e siete stati tanti! Grazie ancora.
Per tutte le altre domande siamo a vostra disposizione in negozio tutti i giorni dalle 10 alle 20 e il telefono è sempre lo stesso 06.6876628

Claudio Catalano, Lorenzo Miconi, Maurizio Gregorini

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