domenica, marzo 02, 2008

RELIGIONE/religione

Da Carlo, per riflettere.
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L'uomo è un animale, anche se è qualcosa in più. Ma questo in più non può negare l'altro: dimora nelle sue stesse radici. Quindi cerchiamo di capire il nostro retaggio, perché nel momento in cui accettiamo il passato ecco che il qualcosa in più diventa futuro che ci spinge alla speranza. La tradizione e l'animale sono il passato, non necessariamente devono essere anche il futuro, e l'intelletto ci fa capire che la religione non è altro che una forma di repressione del nostro io, che vorrebbe tornassimo indietro. E ogni cosa va bene per ottenere lo scopo, anche le storielle di famiglia cristiana del tipo "... in salsa pannelliana" . Devi reprimere tutto ciò che mette in pericolo il "mos maiorum" e tu ti controlli continuamente e manipoli la tua energia creativa. Ti lasci vivere solo fino ad un certo punto, poi ti freni. La repressione ti sembra una salvaguardia, una misura di sicurezza e la religione la sfrutta, spaventandoti ancora di più con storie del tipo "l'occhio di Dio è vigile e ti segue ovunque, stai attento bambino!" Che bell'infanzia stare con questa "spada di Damocle" sospesa sul capo:-). La religione ha sfruttato la paura e la sua tendenza ad essere egoista; non è difficile reprimere, ma lo si paga a caro prezzo in quanto il risultato è l'io diviso e una parte lotta contro l'altra e in questo modo c'è il rischio di sprecare la vita intiera. Questa specie di malinconia vittimista è, almeno in parte il risultato dell'educazione conformista che ci induce a credere al mistero della vita e della morte, quando invece non c'è alcun enigma da svelare: è solo il ciclo biologico che si riproduce e, come tutto, avrà una fine, ove ogni cosa sarà cancellata, salvo forse poi un nuovo "big bang". Il cinismo e lo scetticismo sono filosofie degne di considerazione, così come le vere religioni; quelle cioè che spingono alla meditazione ed al rifiuto del dogma. Il cattolicesimo, imperante ai nostri giorni in Italia, mi sembra sia piuttosto squallido se spinge anche persona intelligenti a credere di essere meno di un animale; è invece tipico dei saggi saper scoprire l'atarassia quando è il tempo e i più avveduti fra noi sono a favore dell'eutanasia (i cattolicesimo al solito no, ma c'è una volta in cui sta dalla parte della logica?).Anche a me piace immaginare, così come a Guccini, quando canta che il paradiso è quel solito locale, dove però fumare e bere proprio non fa male. Ma a pensarci bene non sarebbe che un doppio (in peggio) di quanto abbiamo vissuto, perché la vita ottimale è quella con ostacoli e frustrazioni, mentre il "vissero felici e contenti" è proprio soltanto delle favole.

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