lunedì, dicembre 14, 2015

Esce "Arcana mundi- Impotenza coeundi", ultima opera di Piero Montana.

Piero Montana pubblica in questi giorni la sua ultima raccolta di poesie. 

Arcana mundi – Impotenza coeundi
opera “maledetta” e trasgressiva 
sarà presentata dall’autore 
ad un pubblico adulto

sabato 19 Dicembre alle ore 17.00
presso l’ ex “Galleria dell’Eros”
via B. Mattarella n 64 (quarto piano) 
Bagheria. ( Palermo).


Arcana mundi- Impotenza coeundi, è l’ultima raccolta di poesie di Piero Montana.

Composta nei mesi di Giugno – Luglio 2015, la si può considerare una sorta di diario poetico ed esoterico della vita di un gay impotente. 

Affetto, da qualche anno, da impotenza coeundi, all’età di 65 anni Montana decide di scrivere, di registrare le sue diverse reazioni alla malattia cronica, che lo rende ormai incapace dell’atto sessuale.

Così in questo diario si va dalla pagina della gioia iniziale per essersi il poeta liberato dalla tirannia del priapismo e dall’assillo continuo e pressante di Eros alla pagina della depressione più nera per non trovare egli più gusto in una grigia esistenza priva dei piaceri della carne e del sesso.


Un diversivo alla noia dell’esistenza Montana lo trova nei ricordi di gioventù, quando “peccare a ritmo continuo, a tamburo battente non costituiva un problema di coscienza.” 

Ma anche i ricordi finiscono per stancare. 
Così nel vuoto dell’esistenza Montana ci parla della sua “conversione” al cristianesimo. 
Una conversione, se così possiamo chiamarla, senza intermediari, preti, funzioni liturgiche, cerimonie religiose. Ma anche questo semplice accostamento alla persona di un Cristo “sofferente, debole e nel mondo impotente”, al mito di un Dio incarnato, sarà presto messo in discussione dal ricorrere di Montana alle potenze degli spiriti infernali e dal suo mettere in pratica arti magiche e diaboliche. 
Il tradimento di Cristo peserà sulla coscienza del poeta, ma questa sarà messa a tacere da una “magica e ritrovata” virilità che nel sesso affoga ogni tormento.

A questo punto la vicenda autobiografica di Montana da reale diviene decisamente fantastica. 

Già il sospettare alla base della sua impotenza coeundi un “attacco psichico” da parte di forze ostili mostra un chiaro sintomo paranoico, che si esplicita in un complesso di persecuzione. 
La fattura fatta ai suoi genitali, per non rendere più possibile l’erezione del suo pene, è per Montana, che a riguardo solo tardivamente ha consultato il medico, opera di stregoneria.

Per debellare il maleficio bisogna ricorrere a forze del male più potenti. I rituali di magia nera messi in opera da Montana - che, al contrario di quanto afferma, non è digiuno d’occultismo - quali l’offerta di rose nere a Satana, il sacrificio nel giorno di Saturno di un gallo, consacrato in olocausto agli spiriti infernali, dopo averne mangiato crudo il cuore e bevuto il sangue, ed ancora l’evocazione di Asmodeo, demone della lussuria che fornisce al poeta la ricetta di una pomata magica delle streghe da spalmare sui genitali onde riacquistare la potenza sessuale, ed in fine il probabile patto di sangue firmato col Diavolo trovano tutti il loro effettivo riscontro in antichi grimori.

In questa sua scalata all’Inferno Montana mescola febbrili ricordi di gioventù con l’arido, desolato presente, la realtà con la fantasia, la magia sessuale con la magia nera. 

Un drammatico finale sarà riservato al poeta, quand’egli scoprirà di essere vittima delle allucinazioni dei demoni.
“La magica virilità” in un lampo di lucidità sarà smascherata come falsa, ingannevole, fittizia. 
 Con diavoli e fantasmi Montana apprenderà di aver fornicato, dopo aver “riacquistato” la virilità, nell’incantesimo, nello spazio immaginario di incubi, sogni, illusioni. L’impotenza coeundi resterà per sempre in questa vita la condanna che il poeta dovrà scontare inesorabilmente, senza alcun rimedio farmacologico, mentre nell’altra lo attenderanno le fiamme e le pene eterne dell’Inferno.

Arcana mundi – Impotenza coeundi, tra le diverse raccolte di poesie di Piero Montana, è la più soft, la meno scabrosa per il suo contenuto erotico, ma non per questo la meno trasgressiva. 
In questa sua ultima raccolta di versi Montana mostra infatti un gusto deciso per il noir, un’attrazione fatale per l’Inferno, gli spiriti del male, che sfida ogni buon senso, ogni legge morale.
A parte va considerata la prima poesia della raccolta, nella quale il poeta esterna una nostalgica rimembranza dei suoi anni giovanili vissuti intensamente, prima dell’avvento dell’aids, in una maschile promiscuità del sesso, nell’underground, sfrenatamente orgiastica, licenziosa.


Con la pubblicazione di Arcana Mundi – Impotenza coeundi dopo Estasi, W.C., Sodoma divinizzata, I canti della lue, L'Angelo perverso, Breve rosario di Sodoma Montana giunge al suo settimo libro di poesie, edito privatamente come i precedenti sopra citati, nell'ormai esclusiva collana Abraxas.

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