domenica, ottobre 27, 2013

Marco Pannella


L'isteria si batte con la poesia.

"Tutti litighiamo (abbiamo litigato), nel nostro cuore prima che in pubblico -
alcuni di noi non ce l'hanno una sede pubblica - con Marco Pannella. Ci
ripensavo dopo che domenica sera, io uscito da teatro lui credo dal programma-
conversazione con Massimo Bordin, l''ho incontrato, Pannella, in via Nazionale.
Era solo, qualcosa come un leggero impermeabile addosso, uno zainetto nella
mano sinistra, i capelli come al solito lunghi e disordinati dal vento, forse
dallo sforzo di camminare, perché andava veloce, a 83 anni. E' passato, non gli
ho detto niente, chi stava con me mi ha chiesto perché non lo avevo salutato, e
non ho saputo spiegare. Intanto due anziane signore lo salutavano
affettuosamente cento metri più giù, all'altezza del Traforo che porta al
Tritone, lui si schermiva, si vedeva che non aveva voglia di fermarsi. Non
sapevo spiegare, non ho saputo spiegare al mio amico perché non ci avevo
parlato. Poi ho pensato che ero sopraffatto dal rispetto e dall'ammirazione.
Non pensate al merito, ai contenuti, è sui contenuti che si litiga spesso
perché non si (non ci si) capisce. Pensate a questa vita, a questa assenza di
bottino materiale ma anche umano, niente relazioni di copertura, di comodo, di
calore artificiale delle emozioni, a questo più che simbolico voler camminare
da soli e veloci, avendo sempre una battaglia propria da combattere. Sì, il
rischio della maniacalità e del narcisismo sono sempre in agguato e sappiamo
bene quali sono i difetti personali dell'uomo. Ma poi è un caso di bel cammino,
una bella idea della politica, che uno segue il potere della sua intelligenza e
non quella dei denari e delle relazioni. Io non avrei mai saputo averci a che
fare, compiango quelli che sono caduti nel gorgo del suo magnetismo e ne sono
venuti fuori distrutti, come frammenti dentro un buco nero, ma quelli che la
distanza sanno tenerla ci sono. E potrebbero dir loro che storia è questa. A me
pare una storia bella. Io domenica sera mi sono così emozionato che solo oggi,
venerdì, riesco a ridirlo."

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