Renaud Camus
Tricks
Prefazione di Roland Barthes
Collana I romanzi della realtà, diretta da Walter Siti, TEXTUS
(pp. 260, € 17,50)
Traduzione italiana di Maurizio Ferrara
In libreria il 7 marzo
Del libro si parlerà con Walter Siti a LIBRICOME - Roma, Auditorium Parco
della Musica - 10 marzo, ore 17.00
Ma ciò che preferisco, in Tricks, sono i "preparativi": l´andirivieni,
l´allerta, le manovre, l´abbordaggio, la conversazione, la partenza verso la
camera, l´ordine (o il disordine) domestico del luogo.
(Dalla prefazione di Roland Barthes)
"Trick è l´incontro che accade una sola volta: più di un adescamento, meno di
un amore: un´intensità, che passa, senza rimpianto.">
Tricks è stato, per la comunità gay, un grande libro di culto, del quale più
volte, in Italia, è stata annunciata la traduzione. Il libro, diario di circa
sei mesi del 1978, riflette i costumi di un´epoca lontana, prima che si
cominciasse a parlare di Aids: registra la cronaca molto dettagliata,
sessualmente dettagliata - corpi, muscoli, peli, palpeggiamenti, eiaculazioni
- di innumerevoli `tricks´, amori `seriali´ rigorosamente consumati con
persone sconosciute, e destinate a rimanere tali. Il Manhattan, il locale di
rue des Anglais a due passi da Saint-Germain, è il cuore delle vicende
narrate, ma la geografia del battuage che Camus traccia nel suo libro include
altri luoghi storici come Le Palace, la sauna del Continental, i giardini
pubblici dietro a Notre-Dame e, infine, New York San Francisco, Milano. Il
romanzo, dopo trent´anni, conserva un notevole valore di testimonianza
fenomenologica, per non dire storica. È proprio l´impassibilità `scientifica´
dell´osservatore quella che marca la distanza dalla pornografia e
dall´erotismo patinato, lungo un asse che è piuttosto quello dell´illuminismo
sadiano, fino ai limiti del disgusto ma senza rinunciare alla realtà del
piacere. Il libro è arricchito dalla prefazione di Roland Barthes che insiste
sulla "purezza" che la scrittura di Renaud Camus rende possibile, come se
questi scandalosi resoconti possedessero l´ascetismo degli haiku.
Tricks è stato pubblicato in Francia nel 1978, ancora aggiornato nel 1988, e
poi è stato tradotto in vari paesi, ma mai in Italia. "I 45 capitoli del testo
originale hanno probabilmente spaventato gli editori nostrani - chiarisce
Walter Siti nella nota introduttiva - e hanno fornito l´alibi per un rifiuto
che di fatto era censura".
L´edizione italiana pubblica adesso 24 dei 45 `tricks´ originari, proprio per non dare adito all´alibi dell´illeggibilità.
Renaud Camus è nato a Chamalières nel 1946. È allievo di Roland Barthes.
Negli anni Settanta conduce un´intensa vita mondana avendo contatti con Bob
Wilson, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Marguerite Duras e, ancora, con
Roland Barthes. Negli anni Ottanta vive tra Parigi e Roma ma viaggia molto in
tutto il mondo. È in questi anni che, cronista della rivista «Gai pied»,
scrive numerosi articoli che saranno riuniti in Chroniques Achriennes (P.O.L.
1984). Dal 1975 ad oggi è autore di numerosi saggi, romanzi e scritti vari.
Alcuni tra questi: Travers (Hachette-P.O.L. 1978); Eté (Travers II)
(Hachette-P.O.L. 1982); Esthétique de la solitude (P.O.L. 1990); Incomparable
(P.O.L. 1999); Du sens (P.O.L. 2002); Journal de Travers (1976-1977) (Fayard
2007); Commande publique (P.O.L. 2007).
Tricks
Prefazione di Roland Barthes
Collana I romanzi della realtà, diretta da Walter Siti, TEXTUS
(pp. 260, € 17,50)
Traduzione italiana di Maurizio Ferrara
In libreria il 7 marzo
Del libro si parlerà con Walter Siti a LIBRICOME - Roma, Auditorium Parco
della Musica - 10 marzo, ore 17.00
Ma ciò che preferisco, in Tricks, sono i "preparativi": l´andirivieni,
l´allerta, le manovre, l´abbordaggio, la conversazione, la partenza verso la
camera, l´ordine (o il disordine) domestico del luogo.
(Dalla prefazione di Roland Barthes)
"Trick è l´incontro che accade una sola volta: più di un adescamento, meno di
un amore: un´intensità, che passa, senza rimpianto.">
Tricks è stato, per la comunità gay, un grande libro di culto, del quale più
volte, in Italia, è stata annunciata la traduzione. Il libro, diario di circa
sei mesi del 1978, riflette i costumi di un´epoca lontana, prima che si
cominciasse a parlare di Aids: registra la cronaca molto dettagliata,
sessualmente dettagliata - corpi, muscoli, peli, palpeggiamenti, eiaculazioni
- di innumerevoli `tricks´, amori `seriali´ rigorosamente consumati con
persone sconosciute, e destinate a rimanere tali. Il Manhattan, il locale di
rue des Anglais a due passi da Saint-Germain, è il cuore delle vicende
narrate, ma la geografia del battuage che Camus traccia nel suo libro include
altri luoghi storici come Le Palace, la sauna del Continental, i giardini
pubblici dietro a Notre-Dame e, infine, New York San Francisco, Milano. Il
romanzo, dopo trent´anni, conserva un notevole valore di testimonianza
fenomenologica, per non dire storica. È proprio l´impassibilità `scientifica´
dell´osservatore quella che marca la distanza dalla pornografia e
dall´erotismo patinato, lungo un asse che è piuttosto quello dell´illuminismo
sadiano, fino ai limiti del disgusto ma senza rinunciare alla realtà del
piacere. Il libro è arricchito dalla prefazione di Roland Barthes che insiste
sulla "purezza" che la scrittura di Renaud Camus rende possibile, come se
questi scandalosi resoconti possedessero l´ascetismo degli haiku.
Tricks è stato pubblicato in Francia nel 1978, ancora aggiornato nel 1988, e
poi è stato tradotto in vari paesi, ma mai in Italia. "I 45 capitoli del testo
originale hanno probabilmente spaventato gli editori nostrani - chiarisce
Walter Siti nella nota introduttiva - e hanno fornito l´alibi per un rifiuto
che di fatto era censura".
L´edizione italiana pubblica adesso 24 dei 45 `tricks´ originari, proprio per non dare adito all´alibi dell´illeggibilità.
Renaud Camus è nato a Chamalières nel 1946. È allievo di Roland Barthes.
Negli anni Settanta conduce un´intensa vita mondana avendo contatti con Bob
Wilson, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Marguerite Duras e, ancora, con
Roland Barthes. Negli anni Ottanta vive tra Parigi e Roma ma viaggia molto in
tutto il mondo. È in questi anni che, cronista della rivista «Gai pied»,
scrive numerosi articoli che saranno riuniti in Chroniques Achriennes (P.O.L.
1984). Dal 1975 ad oggi è autore di numerosi saggi, romanzi e scritti vari.
Alcuni tra questi: Travers (Hachette-P.O.L. 1978); Eté (Travers II)
(Hachette-P.O.L. 1982); Esthétique de la solitude (P.O.L. 1990); Incomparable
(P.O.L. 1999); Du sens (P.O.L. 2002); Journal de Travers (1976-1977) (Fayard
2007); Commande publique (P.O.L. 2007).
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